Sedici velivoli della People Liberation Army Air Force (PLAAF) sono entrati nello spazio aereo della Zona Economica Esclusiva della Malesia arrivando a circa cento chilometri dalla costa del Paese.
La formazione cinese, parte di una esercitazione di trasporto su larga scala, è stata rilevata dal radar della Difesa Aerea di Labuan, probabilmente un Thales Ground Master 400, alle 11:53 (ora locale) di lunedì.
I velivoli procedevano in “fila indiana” ad una quota compresa tra i 23.000 piedi e 27.000 piedi a 290 nodi.
Gli aerei sono quindi entrati nella FIR (Flight Information Region) di Singapore e poi nella Zona Economica Esclusiva della Malesia e nella FIR di Kota Kinabalu.
A quel punto, l’Aeronautica Militare malese ha posto in allerta gli Hawk 208 dell’aeroporto di Labuan.
Dopo non aver ricevuto alcuna risposta da parte dei velivoli cinesi, alle 14:33, due Hawk sono decollati per intercettare la formazione.
Il riconoscimento visivo ha confermato la presenza di Ilyushin Il-76 e Xian Y-20.
Gli aerei della PLAAF hanno proseguito il volo passando la barriera corallina Luconia Breakers, reclamata da Cina e Taiwan, arrivando a circa cento chilometri dalla costa prima di invertire la rotta.
Non è la prima volta che la Malesia fa levare in volo i propri velivoli per intercettare aerei cinesi ma normalmente la cosa non viene resa nota.