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32 nuovi Raiding Craft per l’Esercito Italiano e la Marina Militare Italiana

ll programma pluriennale è relativo l’acquisizione ed il sostegno logistico di mezzi, materiali ed equipaggiamenti per rinnovare la flotta di connettori tattici di superficie di tipo Raiding Craft disponibili in ambito “Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare” (CNPM).

Più nel dettaglio, l’acquisizione prevede la fornitura di n. 32 Raiding Craft (di cui 16 per la Marina Militare e 16 per l’Esercito Italiano) in differenti versioni e relativo supporto logistico, oltre i carrelli per il trasporto, natanti per sollevamento al fine di consentire la messa in mare ed il recupero dei  Raiding Craft, battelli completi di motori fuoribordo, sistemi ed attrezzature di supporto (coperture, tute stagne), n. 2 officine manutentive su shelter ed opere di adeguamento di alcune infrastrutture.

Una piattaforma di tipo Raiding Craft è un natante d’assalto impiegabile per operazioni anfibie e riverine, allestito per le specifiche esigenze della Forza da Sbarco che unisce alla struttura tipica di una piattaforma di tipo Rigid Hull Inflatable Boat (RHIB) le soluzioni tecniche e di allestimento di una piattaforma di tipo Rigid Raiding Craft (RRC).

L’obiettivo del programma è il rinnovamento degli attuali connettori tattici di superficie mediante l’acquisizione di una nuova linea di natanti d’assalto di tipo Raiding Craft per la Marina e per l’Esercito.

Tali sistemi consentiranno di proiettare a terra un’unità d’assalto della Forza da Sbarco, “sfruttando il mare come spazio di manovra per individuare i gap nello schieramento avversario ed infiltrare rapidamente le forze sugli obiettivi costieri assegnati“.

Allo stesso modo, grazie al limitato pescaggio ed al considerevole volume di fuoco esprimibile, saranno in grado di assicurare la penetrazione in profondità nelle acque interne per raggiungere gli obiettivi funzionali alla manovra anfibia nel suo complesso, in modo da garantire alle unità una pluralità di capacità (infiltrazione, condotta di operazioni di tipo riverine, supporto di operazioni terrestri, evacuazione di non combattenti, interventi di pubblica utilità).

I connettori tattici devono possedere le seguenti performance: – spiccate doti di navigazione, velocità e manovrabilità in mare aperto, sotto-costa ed in acque interne; – capacità di imbarcare ed operare dalle unità anfibie della Marina Militare; – capacità di trasporto di una squadra fucilieri full-equipped (ogni Raiding Craft) e, quando in formazione, di un’unità organica fino a livello Compagnia; – capacità di sbarco sia su costa bassa e sabbiosa che su costa alta e rocciosa; – armamento modulabile a seconda dell’esigenza di missione; – allestimento modulare al fine di rendere le piattaforme perfettamente interoperabili in ambito “Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare” e di aumentare l’efficacia operativa della Forza da Sbarco.

Le imbarcazioni saranno dotate di apparati e sistemi ad elevata affidabilità e corredate da adeguati piani manutentivi tali da garantire la prontezza richiesta con elevati livelli di disponibilità operativa. La logistica di sostegno dei mezzi sarà dimensionata basandosi su studi dell’ingegneria logistica (ILS).

Dovrà essere previsto nel corso della prima fase di vita, il Temporary Global Support (TGS), che rientrerà nella fornitura contrattuale. Al termine del servizio sarà effettuata l’implementazione di una linea manutentiva di secondo livello mediante kit di attrezzature fornite dall’industria privata individuata in sede di gara.

Per tutta la durata della vita tecnica, l’Industria privata assicurerà la disponibilità di ricambi ed eventuali aggiornamenti tecnici per la risoluzione delle obsolescenze e per l’esecuzione nel tempo di tutti gli interventi manutentivi.

Il personale della Forza da Sbarco svolgerà tutte le attività formative, addestrative e di aggiornamento tecnico-professionale necessarie per poter operare in sicurezza con le nuove piattaforme, tra cui: – i corsi di formazione per il rilascio delle previste abilitazioni nautiche; – i corsi di guida, abilitazione e manutenzione alle diverse piattaforme; – i corsi di addestramento in sede a favore dei Reparti.

Laddove non fossero già previsti adeguati corsi presso le Forze Armate, nel contratto di acquisizione dovrà essere inclusa la somministrazione dei corsi necessari per l’introduzione in servizio delle nuove piattaforme e la fornitura della documentazione tecnica nonché delle certificazioni per l’impiego secondo la normativa vigente.

La completa interoperabilità sarà raggiunta non solo per quanto attiene le nuove piattaforme di tipo Raiding Crafts nel loro complesso, ma anche considerando ogni singolo subsistema e/o componente del battello, quali ad esempio le radio, le predisposizioni per la messa a mare e recupero, i sistemi software di missione e navigazione e altri.

Nel caso in cui nell’ambito delle Forze Armate esistano già in servizio componenti, apparati e/o soluzioni tecniche già sperimentati e compatibili con i Raiding Crafts, essi potranno essere adottati Obiettivo del programma Requisiti militari Supporto logistico Aspetti addestrativi Interoperabilità e standardizzazione ed installati sui mezzi di nuova acquisizione.

Il programma si basa su un progetto già realizzato dalla cantieristica internazionale su piattaforme off-the-shelf del tipo Raiding Crafts.

L’industria fornitrice sarà definita in sede di gara, a seguito della quale potranno essere valutati i profili industriali e le ricadute economiche ed occupazionali. Anche l’aspetto di cooperazione internazionale è subordinato alla definizione dell’industria chiamata alla realizzazione del progetto.

Il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2021, ormai 2022 e durata complessiva di 5 anni (2021-2025).

Il costo complessivo del programma è di 46 M€ per finalizzato all’acquisizione di n. 32 Raiding Craft (completi di mezzi, sistemi, attrezzature e strutture per il supporto, il trasporto, la movimentazione) e relativo sostegno tecnico-logistico, finanziati a valere sugli stanziamenti tratti dal Bilancio Ordinario della Difesa nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.

Foto Marina Militare Italiana

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