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48 droni TB2 turchi prodotti localmente dall’Ucraina

L’Ucraina è in procinto di formare con l’azienda turca Bayraktar una joint venture per la produzione locale di 48 droni TB2.

La conferma arriva da un’intervista rilasciata da Vadym Ihorovych, Direttore Generale di Ukrspecexport, a LB.ua, nel più ampio argomento dell’export di equipaggiamento militare.

La Turchia e l’Ucraina hanno già un canale reciproco di scambio e vendita nel settore degli armamenti.

L’Ucraina ha venduto alla Turchia dei sistemi SAM (Surface to Air Missile) Pechora SAM-125 aggiornati con elettronica ucraina nel corso di settembre.

Per quanto riguarda i droni “best seller” di Ankara il Ministro della Difesa di Odessa intende acquistare 48 TB2 con la produzione su territorio nazionale in modo da abbassare il prezzo di circa il 35%.

Nell’immediato futuro si parla di una fornitura di circa 6-12 droni.

Non solo l’Ucraina può avvantaggiarsi da tale accordo.

I droni turchi TB2 sono motorizzati da un motore Rotax 912 da 100 hp prodotto dalla Bombardier per il “settore” ricreativo. Poco dopo l’inizio del conflitto Azerbaijan-Armenia l’azienda canadese ha annunciato la volontà di sospendere immediatamente le consegne ad Ankara.

L’Ucraina ha una lunga tradizione motoristica ed ha già ricevuto l’attenzione di Cina e Turchia per questo prezioso know-how.

Il Bayraktar Akinci, versione MALE del TB2 con un peso massimo al decollo di 5,5 tonnellate, è propulso da due motori Ivchenko-Progress Motor Sich Al-450T da 750 hp. E’ il primo drone commerciale ad avere la possibilità di lanciare ALCM (Airborne Launched Cruise Missile).

Ankara, come evidenziato nello sviluppo dell’MBT Altay, ha problemi nell’approvvigionamento di sistemi propulsivi.

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