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50 F-35 e 18 MQ-9B armati agli Emirati Arabi Uniti per 23 miliardi di dollari

Tra Washington e Abu Dhabi ballano grosse cifre per la vendita di 50 F-35 Lightening II e 18 MQ-9 Predator già predisposti per impiegare armamento, il tutto accompagnato da una fornitura enorme di bombe e missili.

Il pacchetto completo si articola in 10,4 miliardi di dollari per gli F-35 a cui si sommano 2,97 miliardi di dollari per i droni e ulteriori 10 miliardi di dollari per la fornitura di armamento aria-aria e aria-suolo.

A seguito della richiesta da parte degli Emirati Arabi Uniti il Dipartimento di Stato ha dato il proprio benestare a tutte e tre le istanze, attraverso il meccanismo dei Foreign Military Sales, aprendo quindi una fase inedita delle trattative che fino a poco tempo fa sarebbe stata impensabile.

Come scritto anche nell’autorizzazione le tre possibili vendite “modificheranno il bilanciamento militare nella regione del Golfo arabico” espandendo la capacità del paese di impiegare armamento da piattaforme senza pilota e non di meno per l’F-35 di possedere le unicità di un aereo di quinta generazione.

F-35

F-35A

Il velivolo di quinta generazione è al centro di un complicato triangolo Abu Dhabi – Tel Aviv – Washington con Israele ago della bilancia. I recenti accordi sembrano liberare la strada per la vendita agli Emirati Arabi degli F-35 con le dovute contropartite per Israele che ha necessità di mantenere la propria supremazia tecnologica nella regione.

Nello specifico gli Emirati Arabi Uniti hanno richiesto:

  • 50 F-35A – variante a decollo convenzionale
  • 54 motori F-135 (50 installati e 4 di ricambio)
  • Sistemi C4I/CNI
  • Autonomic Logistic Global Support System (ALGS)
  • Operational Data Integrated Network (ODIN)
  • Chaff e Flares
  • Accesso al Centro di Riprogrammazione
  • Trasferimento degli aerei e supporto degli aerorifornitori
  • Materiale ed equipaggiamento per manutenzione, logistica e addestramento.

Il valore del contratto è stimato in 10,4 miliardi di dollari.

MQ-9 Predator

MQ-9B Skyguardian

L’MQ-9B Predator è l’ultima e avanzatissima versione della piattaforma MQ-9B che stabilisce nuovi valori di riferimento per il settore con una capacità bellica di primissimo piano (9 piloni per 2.155 kg (4.750 lb) di carico), sensori avanzati e prestazioni davvero alte.

La lista della “spesa” degli Emirati Arabi Uniti è molto lunga e articolata, ecco un estratto delle cose più importanti:

  • 18 MQ-9B “Weapons-Ready”
  • 25 sensori EO/IR Raytheon Multi-Spectral Targeting System-D (MTS-D)
  • 19 radar ad apertura sintetica (SAR) con Ground Moving Target Indicator (GRMI)
  • 66 sistemi GPS/ineriali
  • 515 missili Hellfire
  • 12 kit per JDAM da 500 lb
  • Consolle di comando
  • Sistemi di comunicazione satellitare (SATCOM)
  • Radar marittimi SeaSpray
  • IFF Mode 5 criptato
  • Simulatore
  • Sistema di guerra elettronica con possibilità di programmazione
  • Rack per bombe
  • Kit per missioni ASW (Anti-Submarine Warfare) con sonoboe passive e attive e termobariche
  • Illuminatore laser per bersagli

Il valore del contratto è stimato in 2,97 miliardi di dollari.

Missili e bombe

AIM-120

Tutto il necessario ad armare i nuovi “arrivati” e non solo è contenuto in un terzo contratto dal valore di ben 10 miliardi di dollari che comprende una quantità “enorme” di armamento

  • 802 missili AIM-120C8 Advanced Medium Range Air to Air Missile (AMRAAM)
  • 2.004 bombe MK-82 da 500 lb
  • 1.000 bombe MK-84 da 2.000 lb
  • 1.002 bombe MK-83
  • 2.500 Small Diameter Bomb Increment 1 (SDB-1) GBU-39/B
  • 2.000 kit KMU-572 Joint Direct Attack Munition (JDAM) per bombe da 500 lb
  • 1.000 kit KMU-556 Joint Direct Attack Munition (JDAM) per bombe da 2.000 lb
  • 650 AGM-154C Joint Stand Off Weapon
  • 50 AGM-154E Joint Stand Off Weapon – Extended Range
  • 150 AGM-88E Advanced Anti-Radiation Guided Missile (AARGM)
  • 6 CATM-88
  • Integrazione, se richiesta, con F-16 degli armamenti

Alla lista vanno aggiunti svariate munizioni inerti ed equipaggiamenti per l’addestramento.


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