“A 161 anni dalla proclamazione di un’Italia finalmente Stato, sono orgogliosa di compartecipare alle celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, in un luogo sacro come il Cimitero di Staglieno, la cui monumentalità si specchia anche nelle nobili memorie di cui è perenne custode e il cui valore è intimamente legato alle vicende nazionali. Qui trovano riposo Figure emblematiche che tanto hanno contribuito, in tempi diversi, a plasmare e difendere l’ideale patrio di un’Italia finalmente raccolta intorno ad un progetto identitario. Traendo ispirazione da Loro e dagli ‘Eroi del quotidiano’ dedicatisi – anche a sacrificio della vita – ai più alti ideali di Patria, cittadinanza e libertà nel contribuire a costruire questa nostra nazione e l’ordine internazionale democratico in cui si conforma, la nostra imperitura riconoscenza e il nostro memore pensiero devono andare agli esempi concreti di rinascita e riscatto che ci testimonia il nostro passato nell’attingere motivazione, forza e fiducia per superare momenti difficili come quelli che stiamo vivendo.” – ha detto il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Stefania Pucciarelli intervenendo presso il Cimitero Monumentale Staglieno di Genova per le celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, alla presenza di autorità civili, militari, religiose, rappresentanze dell’associazionismo e della cittadinanza.
“Questo 17 marzo 2022 – ha proseguito il Sottosegretario Pucciarelli – cade in un momento particolarmente critico per il nostro Paese e per l’intera comunità internazionale; alle prese da oltre due anni con una delle crisi economico-socio-sanitarie più difficili e delicate della nostra storia alla quale si è aggiunto, dallo scorso 24 febbraio, il ritorno ad un conflitto militare convenzionale proprio nel cuore dell’Europa: la guerra d’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina, giunta purtroppo al suo 22° giorno con immagini di sempre più diffuse devastazioni e sofferenze ai danni di quel popolo in fuga. Di fronte a questa aggressione certamente ingiustificata, intollerabile e deplorevole che semina morte e distruzione a poca distanza da noi, celebrare il valore simbolico dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, pone l’obbligo di circostanziarne il significato al di sopra di ogni possibile equivoco. Dobbiamo spazzare il campo da ogni dubbio rispetto all’importanza del riconoscersi – senza sé e senza ma –, in queste nostre radici nazionali, che affondano nei valori di integrità e coesione identitaria, unitamente al rispetto dei principi del mutuo rispetto e dell’apertura al dialogo verso il prossimo. Non possiamo cedere agli indugi come coloro che, ponendo scarsa o strumentale attenzione al nostro passato, rischiano talvolta di spingersi oltre nell’interpretare i sacri valori di libertà di pensiero ed espressione tanto faticosamente conquistati da chi ci ha preceduto. Come ho letto da poco sui giornali – ha voluto evidenziare il Sottosegretario – arrivare a mettere in discussione granitici riferimenti identitari come il Milite Ignoto o figure emblematiche legate alla Sua saga – la Maria Bergamas assurta a simbolo delle Madri e Donne d’Italia – è grave. Significa, infatti, non solo misconoscere verso sé stessi e la collettività i grandi sacrifici, le prove di coraggio e le dimostrazioni di ingegno di quanti si prodigarono per dare un futuro migliore all’Italia, ma, ancor peggio, alimentare indirettamente le ragioni di chi – come Putin – vede nel nostro sistema democratico i tarli di ingiustificate divisioni e debolezze su cui far leva!” – ha concluso Pucciarelli.
Fonte Ministero della Difesa