A Berlino, Francia e Germania hanno raggiunto il punto d’intesa sul progranna MGCS, accordandosi su come sviluppare il Main Ground Combat System (MGCS) e sulla suddivisione dei carichi di lavoro tra i due Paesi.
L’accordo è stato reso noto al termine del vertice sulla cooperazione militare tenutosi tra i Ministri Sébastien Lecornu e Boris Pistorius, rispettivamente per Francia e Germania.
L’intesa appena raggiunta, dopo mesi di confusione e polemiche, prevede che i lavori siano equamente suddivisi tra i comparti industriali francese e tedesco; il relativo documento formale per attivare la prima fase di sviluppo sarà sottoscritto dalle due parti a Parigi il prossimo 26 aprile con un successivo accordo di impegno previsto entro la fine dell’anno.
Il programma MGCS dovrebbe portare al dispiegamento del mezzo da combattimento di nuova concezione e generazione attorno il 2040, permettendo di sostituire le linee carri armati Leclerc, Leopard 2 e derivati, ed altri tipi di mezzi tra cui l’italiano Ariete.
I due Ministri hanno chiarito che i due programmi FCAS/SCAF per un velivolo da combattimento di nuova generazione e MGCS sono stati assegnati in modo tale che le rispettive industrie nazionali non fossero penalizzate; di fatto se a Parigi spetterà il “primato intellettuale” sul FCAS/SCAF con Dassault e Thales in prima fila, per il MGCS sarà l’esatto contrario con KNDS (Krauss Maffei Wegmann ed il francese Nexter Group) e Rheinmetall ad avere una sorta di supremazia nel programma.
Bisognerà ora capire come sarà gestita la partecipazione dell’Italia e quella possibile di Svezia e Polonia al programma, stante l’avvenuta apertura da parte di Parigi dopo un iniziale ostracismo.
Immagine @KNDS