Ad Istrana per celebrare il ritorno in Italia dalla lunga tournée in Nord America della Pattuglia Acrobatica Nazionale l’Aeronautica Militare, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Giuseppe Cavo Dragone, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Gen. di Squadra Aerea Luca Goretti e del Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha mostrato l’M-346 con apposita livrea disegnata dallo Studio Pininfarina quale prossimo velivolo in dotazione alle “Frecce Tricolori”.
Il velivolo costruito da Leonardo prenderà pertanto il posto del MB339PAN in servizio da quarant’anni che, a sua volta, aveva sostituito il G91 il caccia bombardiere leggero di Fiat/Aeritalia.
Ovviamente, trattasi di un velivolo completamente diverso dal MB339PN, essendo un bimotore caratterizzato da alte prestazioni in regime transonico ed elevate capacità di manovra, dotato di comandi di volo ed avionica completamente digitali, un sistema di controllo del volo fly-by-wire con ridondanza quadrupla ed una moderna interfaccia uomo-macchina.
L’M346 sarà adattato ai particolari requisiti della Pattuglia Acrobatica Nazionale e si affiancherà ai T-346A già in servizio presso l’International Flight Training School (IFTS) di Decimomannu in Sardegna, centro di assoluta eccellenza destinato alla formazione di piloti militari nazionali ed internazionali, nata dalla collaborazione tra Leonardo e l’Aeronautica Militare Italiana ed oggi punto di riferimento a livello mondiale per la formazione dei piloti destinati a volare sui caccia di ultima generazione.
Per Leonardo si tratta di un’ulteriore conferma delle ottime qualità del M-346, velivolo fin qui venduto in 126 esemplari ed adottato da sette nazioni, nonché impiegato presso la IFTS da altre Forze Aeree che inviano i propri piloti a Decimomannu ad abilitarsi a volare su questo velivolo d’addestramento avanzato.
Attualmente, Leonardo sta lavorando alla nuova configurazione Block 20 del velivolo, che incorporerà nuove funzionalità digitali e di intelligenza artificiale per mantenere l’M-346 un “top performer” anche nei futuri scenari di addestramento dei piloti militari.
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