Il Documento Programmatico Pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 approfondisce diversi temi lungamenti discussi circa le capacità dell’Arma azzurra.
E’ indubbio che sono stati fatti passi avanti su diversi fronti a partire dal trasporto strategico fino ai droni ma ancora troppi programmi chiave rimangono nel limbo dei famosi “programmi prioritari non finanziati”.
Alcuni programmi, se correttamente finanziati, non solo porterebbero un consistente know how ma sarebbero quasi unicità a livello europeo.
Il documento fornisce però l’ennesima dimostrazione che le idee ci sono, sono formulate correttamente e che l’Aeronautica Militare si avvicina alla metà del secolo con le idee chiare su quelle che sono le suo priorità di sviluppo.
KC-767
Una delle novità maggiori riguarda la componente rifornimento in volo (AAR) e trasporto strategico dell’Aeronautica Militare.
Nel DPP è prevista infatti l’acquisizione di due ulteriori velivoli aggiornati all’ultima versione, relativo Supporto Logistico Integrato (SLI) e ammodernamento dei quattro velivoli già in servizio al medesimo standard dell’United States Air Force (USAF).
Oltre a questo è prevista l’acquisizione di Kit Stratevac per il trasporto in rafforzate condizioni di sicurezza di pazienti in assistenza intensiva di fondamentale importanza in questo periodo.
Il finanziamento complessivo è di 1,41 miliardi di euro in 15 anni e ripartiti in 40 milioni per il 2021, 40 milioni per il 2022, 67 milioni per il 2023, 368 milioni per il 2024-2026 e 895 milioni per il 2027-2035.
Il programma è di previsto finanziamento sul bilancio del Ministero della Difesa per mezzo delle risorse recate da capitoli “a fabbisogno”.
E’ doveroso sottolineare quale sia “il medesimo standard dell’USAF” e “due ulteriori velivoli aggiornati all’ultima versione” dato che Boeing attualmente produce solamente il KC46 in questo settore.
CAMM-ER
Il rinnovamento della capacità SHORAD della Forza Armata passa per la sostituzione dei missili ASPIDE attraverso l’integrazione del SIRIUS nel MAADS (Medium Advanced Air Defence System) e nel Posto Comando Cluster di Forze NEC dell’Esercito italiano.
Il fabbisogno è di complessivi 367,9 milioni di euro con 237,90 milioni di euro finanziati in nove anni.
EURO MALE
Prende forma anche il MALE europeo con l’Italia che metterà sul piatto 1,8 miliardi di euro dal 2021 al 2035.
Allo stato attuale, il DPP descrive l’attività del MALE solo come sorveglianza e non sono fatti accenni ad una ipotetica possibilità di armarli.
Il profilo programmatico degli stanziamenti prevede 54,85 milioni nel 2021, 105,20 milioni nel 2022, 125 milioni nel 2023, 481 milioni nel 2024-2026 e 1,106 milioni nel 2027-2035.
RETE RADAR DIFESA AEREA
La Forza Armata intende aggiornare i propri radar FARD (Fixed Air Defense Radar) della Difesa Aerea con la sostituzione di alcune componenti analogiche con analoghi sistemi digitali al fine di migliorare le prestazioni ABT (Air Breathing Target) e BMD (Ballistic Missile Defence).
Il programma ha un fabbisogno complessivo stimato in 105 milioni di euro di cui vede finanziata una tranche di 68,0 milioni di euro distribuiti in 9 anni (2022-2030).
Il programma è di previsto finanziamento sul bilancio del Ministero della Difesa per mezzo delle risorse recate da capitoli “a fabbisogno”.
C-27J EW-JEDI
La flotta di C-27J JEDI, velivolo specializzato nel fornire una cornice di sicurezza elettromagnetica a convogli e forze sul campo, si avvicina alla configurazione finale RRP2 (Risk Reduction Phase 2) del sistema EW-JEDI e la conseguente serializzazione della flotta.
Il finanziamento richiesto è di 29 milioni con 27 milioni per i prossimi quattro anni già finanziati.
Il programma, si legge nel DPP, grava sul bilancio del Ministero della Difesa per mezzo delle risorse da capitoli “a fabbisogno”.
SISTEMA DI DIFESA ANTI MISSILI BALISTICI
Il programma Ballistic Missile Defence System (BMD+) è volto alla costituzione di una capacità di difesa balistica in grado di avvistare in maniera tempestiva la minaccia, tracciarne la traiettoria, calcolarne il punto di impatto, intercettarla e ingaggiarla prima che colpisce il territorio amico.
Al fine di perseguire questi obiettivi è necessario dotarsi di:
- quattro radar dedicati BMD in grado di avvistare la minaccia a lunghissima distanza o di ricevere il “cueing” da una fonte esterna come i satelliti.
- sei batterie antimissile mobili dotate di lanciatori in grado di intercettare e distruggere la minaccia ricevendo inizialmente le indicazioni dei sensori e successivamente utilizzando i propri radar d’inseguimento bersaglio
Il programma è completamente finanziato sul bilancio dal Ministero della Difesa per mezzo delle risorse recate da capitoli “a fabbisogno” per complessivi 408 milioni di euro in 14 anni.
MQ-9 “armati”
Per la parte inerente all’aggiornamento dei droni MQ-9 e relativo armamento è necessario intraprendere una operazione di interpretazione di quanto riportato del DPP.
Per completezza, data la delicatezza dell’argomento, riporto quanto scritto nel documento del Ministero:
La finalità del programma risiede nel garantire l’adeguamento dei sensori, dei payload e dei sistemi di comando e controllo agli ultimi standard tecnologici, assicurando un grado di sviluppo prestazionale in linea con l’output capacitivo ed operativo richiesto dalla Difesa in relazione agli attuali e futuri scenari di riferimento. In particolare, il velivolo garantirà incrementati livelli sicurezza e protezione nell’ambito di missioni di scorta convogli, rendendo disponibile una flessibile capacità di difesa esprimibile dall’aria. Introdurrà, inoltre, una nuova opzione di protezione sia diretta alle forze sul terreno che a vantaggio di dispositivi aerei durante operazioni ad elevata intensità/ valenza.
Le parole chiave “output capacitivo”, “capacità di difesa esprimibile dall’aria” e “opzione di protezione diretta alle forze sul terreno” nonchè lo stesso nome del programma “MQ-9 PAYLOAD” e l’immagine usata per descriverlo indicano l’acquisizione di capacità combat per la flotta di droni italiani.
Il fabbisogno è di 168 milioni di euro di cui 59 milioni di euro già finanziati per i prossimi sette anni.
Alianti
Spazio anche per il volo a vela nel DPP con un finanziamento di due milioni per l’acquisto di otto nuovi alianti, 2 sistemi di lancio, relativo materiale e prestazioni di supporto e addestramento.
L’onore complessivo è di 3 milioni di euro.
Programmi prioritari non finanziati
Di seguito tutte le ulteriori esigenze prioritarie che la Difesa intende avviare ma sono attualmente sprovviste di sostegno finanziario seppur sia stato completato l’approfondimento in termini di pianificazione generale e portate a consolidata maturità dei requisiti tecnici.
- Acquisizione velivoli leggeri per addestramento basico low-cost
- Completamento programma di trasporto tattico e avvio programma trasporto strategico della Difesa
- Programma di Ammodernamento Mezza Vita dei velivoli da trasporto C-130
- Completamento programma MC-27J PRAETORIAN da destinare al supporto delle forze di terra attiva in “operazioni speciali”
- Sviluppo della capacità Deep Strike New Generation
- Completamento programma JSF (Joint Strike Fighter); completamento della fase di studio e sviluppo
di un nuovo caccia europeo di sesta generazione (Tempest) per la difesa aerea nazionale; prosecuzione
programma Eurofighter F-2000. - Completamento programma Storm Shadow e METEOR-ISS.
- Adeguamento della Difesa Missilistica a minacce future BMD+ (Ballistic Missile Defence) contro minaccia aerea e minaccia missilistica di tipo balistico/ipersonico e sviluppo dei concetti di difesa aerea multistrato.
- Completamento programma AETF (Air Expeditionary Task Force).
- Completamento programma di acquisizione di nuovi velivoli allestiti e dedicati alle operazioni di
guerra elettronica (EC-37B). - Completamento programma di AMV (Ammodernamento di Mezza Vita) dei velivoli Tornado
- Mantenimento Capacità Operative e Supporto Logistico Integrato dei sistemi e piattaforme terrestri,
navali ed aeree della Difesa ( linee terrestri, unità navali, unità ausiliarie, MU-90, linee aeree, C-27J,
ATR-72) e della piattaforma MM-MS (Multi Mission ‐ Multi Sensor) della Difesa. - Trasporto sanitario aereo in biocontenimento di malati altamente infettivi.
- Programma di potenziamento flotta e di completamento delle suite per velivoli CAEW.
- Acquisizione di velivoli equipaggiati con speciale sensoristica allo scopo di dotare lo strumento militare
di una piattaforma multi‐purpose per la sorveglianza marittima a lungo raggio sotto e sopra la superficie, nonché completamento e conversione tecnico operativa della flotta aerea di velivoli multimissione e multisensore. - Ammodernamento delle tecnologie e rinnovo programmi relativi alla SSA/SST (Space Situational
Awareness/ Space Surveillance and Tracking) - Rinnovo della sensoristica aerea per attività di Intelligence Surveillance Reconnaissance (POD-ISR).
- Ammodernamento e rinnovamento della flotta APR della categoria MALE (Minimum Altitude Long
Endurance), Falco Explorer, della piattaforma Predator e relativo armamento e delle soluzioni ad interim. - Acquisizione APR sostitutivo del Predator A+ e MQ-1.
- Acquisizione di velivoli EW-JEDI e relativo ground segment.
[…] CONTINUA A LEGGERE ARESDIFESA.IT>>>>> […]