La General Atomics Aeronautical Systems (GA-ASI) ha ricevuto dall’Aeronautica Militare italiana il contratto per l’aggiornamento di metà vita dei velivoli a controllo remoto MQ-9 Reaper.
Il programma prevede l’aggiornamento dei Reaper da Block 1 a Block 5 e delle stazioni di controllo a terra (GCS – Ground Control Station).
Grazie a questo aggiornamento, gli MQ-9 potranno contare su una maggiore capacità di generazione elettrica, carrello d’atterraggio migliorato, radar multifunzione Lynx, sensori elettro-ottici di Raytheon, atterraggio automatico, migliori sistemi di comunicazione e capacità di combattimento.
Il Vice Presidente Regionale GA-ASI per l’Europa, Scott Smith, ha affermato: “l’Aeronautica Militare italiana è da tempo leader nell’utilizzo di MQ-9 RPA per supportare un’ampia gamma di missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) in Italia, nel Mediterraneo e a sostegno delle operazioni Nato. Questi miglioramenti danno alle forze italiane la possibilità di vedere meglio e più chiaramente che mai con i loro MQ-9 RPA e siamo orgogliosi di lavorare con l’ITAF per aggiornare la loro flotta.”
L’MQ-9 Block 5 ha effettuato il suo primo decollo e atterraggio automatico (ATLC – Automatic Takeoff and Landing Capability) il 7 agosto 2018, consentendo un miglioramento della sicurezza del volo in ogni condizione meteorologica.
I miglioramenti del Block 5 riguardano anche la capacità di trasporto ed integrazione di missili e bombe per i Servizi aerei che gestiscono Reaper armati.
Reaper e Aeronautica Militare
L’Aeronautica Militare opera attualmente una flotta di cinque MQ-9 Reaper rispetto ai sei consegnati tra il 2008 ed il 2009, a causa della perdita di un drone a novembre 2019 in Libia.
Nel anno 2020 i velivoli MQ-1C Predator A+ e MQ-9A Predator B in servizio con l’Aeronautica Militare hanno volato 7.100 ore, portando il totale di ore volate a ben 55.000.
L’anno 2020 rappresenta anche il massimo annuale delle ore volate dalle linee MQ-1e MQ-9 dell’Aeronautica Militare.
Il programma di aggiornamento e mantenimento dell’operatività degli MQ-9 prevede un onore complessivo di 343 milioni di euro in 14 anni.
Immagine di copertina: Aeronautica Militare – MQ-9A Predator B in volo