La Turchia ha esportato in Niger velivoli da addestramento e supporto ravvicinato Hürkuş-C prodotti da TAI ed UAS TB2 costruiti da Bayraktar.
Oltre queste forniture, la Turchia, a detta del Presidente Recep Tayyip Erdoğan, avrebbe esportato nel Paese africano anche veicoli corazzati.
I mezzi consegnati al Niger serviranno a migliorare l’operatività delle forze nigerine ed aumentare la sicurezza del Paese, al centro di attacchi terrroristici.
L’Hürkuş-C è progettato da Turkish Aerospace Industries (TAI) per fornire supporto alle unità di terra dall’aria (CAS) in combattimenti a bassa intensità o per missioni di contrasto della guerriglia (CO.IN).
Trattasi della versione da combattimento leggero dell’aereo da addestramento Hürkus-A già in servizio con l’Aeronautica Turca dal 2018.
Può impiegare munizionamento per attacchi di precisione come razzi CIRIT, missili UMTAS e bombe guidate KGK-SIHA-82 da 340 kg con raggio d’azione di 30 km. Sono armati con due mitragliatrici da 12,7 mm ed un cannone da 20 mm e possono essere impiegati razzi non guidati da 70 mm e bombe di impiego generale MK81 e MK82 che possono essere installate sotto sette punti di carico esterni.
L’Hürkus-C è dotato di un motore turboelica Pratt & Whitney Canada PT6A-68T con una capacità di 1.200 kW (1.600 hp); raggiunge una velocità massima di 574 km/h, un’autonomia di circa 1500 km ed una tangenza operativa di circa 4500 metri e tangenza massima di 10.000 metri.
Il velivolo è dotato di blindatura per l’equipaggio di due uomini, ha un sistema di autoprotezione, cockpit digitale con avionica avanzata completo compatibile con la visione notturna, sistema di comunicazione protetta e collegamento protetto dati/video. Può essere installata una “palla” elettro/ottica per le missioni ISTAR ((Intelligence Surveillance Target Acquisition and Reconnaissance) dotata di camera diurna, notturna IR e dispositivo laser per l’illuminazione dei bersagli.
L’UAS TB2, da parte sua, è stato largamente impiegato in Siria e Libia; ha avuto un più che discreto successo di vendita, essendo stato esportato in Qatar, Azerbaijan con impiego operativo nel Nagorno Karabakh contro le forze terrestri armene, il Polonia ed in Ucraina, commessa quest’ultima per la Marina di Kiev che ha sollevato le proteste di Mosca.
Sembra che siano in corso trattative con almeno altri sei Paesi interessati all’acquisto di questo UAS di cui Baykar Technologies sta aumentando progressivamente la quota di produzione della componentistica sostituendo quella fin qui importata, con l’obiettivo di renderlo un prodotto turco al 100%.