E’ stato presentato in Parlamento il programma relativo l’acquisizione di 197 Veicoli Tattici Medi Multiruolo di seconda generazione VTMM 2 in versione posto comando (PC) e 150 VTMM 2 nelle versioni specialistiche per le unità dell’Esercito italiano, comprensivi di supporto logistico decennale.
Il programma è finalizzato all’acquisizione di veicoli tattici medi multiruolo di seconda generazione con standard incrementati rispetto ai veicoli in inventario (prima generazione), in termini di sicurezza, protezione, maneggevolezza, capacità di carico e capacità di connessione radio e satellitare.
Il programma complessivo, di cui il presente decreto costituisce la prima tranche, si compone
di:
– attività di ricerca e sviluppo delle piattaforme di seconda generazione nella versione 6×6;
– acquisizione di n. 197 VTMM 2 6×6 in versione PC (Posto Comando);
– acquisizione di n. 150 VTMM 2 nelle versioni specialistiche (Ambulanza e RCP – Route Clearance Package).
– supporto logistico decennale, che comprende, tra l’altro, formazione del personale operatore e manutentore dei veicoli nonché acquisizione delle attrezzature di officina necessarie alla manutenzione dei veicoli.
Le versioni Posto Comando sono finalizzate a potenziare la capacità di Comando e Controllo (C2) delle unità dell’Esercito presso i Posti Comando Tattici Terrestri delle Brigate, reggimenti/Task Force e battaglioni, consentendo ai Comandanti e al loro staff di esercitare la funzione C2 anche in movimento.
Il programma, di previsto avvio nel corso 2021, si concluderà nel 2034.
I settori industriali interessati al programma sono prevalentemente quelli della meccanica e dell’elettronica. Importanti imprese italiane detengono la Design Authority del veicolo nella versione 4×4 (da cui potrà essere sviluppata la versione 6×6), e potranno essere coinvolte per la parte relativa agli apparati di comando e controllo e quelli di comunicazione.
Il programma ha una connotazione principalmente nazionale. Ciononostante, esso può rappresentare un’importante opportunità per attirare interesse da parte di potenziali clienti stranieri. Esso contribuirebbe in maniera determinante allo sviluppo tecnologico necessario all’industria nazionale per disporre di un portfolio di prodotti in linea con le esigenze di un mercato estremamente competitivo.
Le attività connesse alla produzione degli autotelai e degli scafi avranno luogo prevalentemente nelle aree di Piacenza, Bolzano e Vittorio Veneto (TV). L’indotto delle principali PMI è esteso anche al di fuori delle 3 regioni delle citate sedi di produzione e coinvolge anche aree di Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Abruzzo.
L’onere previsionale complessivo previsto è stimato in 2.179 milioni di euro. La prima tranche oggetto dello schema in esame vede una copertura finanziaria assicurata, per complessivi 348 milioni di euro, dai capitoli di investimento del Ministero della Difesa, nell’ambito delle risorse recate dal fondo istituito dall’art. 1 co.14 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160.
La prima tranche consentirà:
– lo sviluppo delle piattaforme in configurazione Posto Comando 6×6;
– l’acquisizione dei veicoli Posto Comando nelle versioni 6×6 in un quantitativo pari a circa 45 veicoli, comprensivi del supporto logistico decennale.
Tale approvvigionamento consentirà il soddisfacimento dell’esigenza, in termini di equipaggiamento organicamente previsto, di due Brigate Medie dell’Esercito Italiano.
Il completamento del programma, per stimati ulteriori 1.831 milioni di euro, finalizzato alla dotazione delle rimanenti Brigate dell’Esercito, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti che potranno
essere contrattualizzati subordinatamente all’eventuale rifinanziamento dell’intervento.
Immagini Iveco Defence Vehicles ed Esercito Italiano