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Albania e Portogallo aderiscono alla European Sky Shield Initiative

La European Sky Shield Initiative (ESSI) accoglie ulteriori due Paesi nelle sue fila, l’Albania ed il Portogallo, rispettivamente 23° e 24° aderente.

E’ stato il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a darne l’annuncio con un post pubblicato su un social network, a conferma della piena riuscita dell’iniziativa.

Curiosamente, da parte di Tirana e di Lisbona non è pervenuta alcuna dichiarazione di conferma o di smentita al annuncio del Ministro Pistorius.

Nata nello scetticismo generale, l’ESSI è rapidamente cresciuta fino a divenire una delle maggiori imprese di cooperazione e collaborazione fin qui registrate nel settore della Difesa, alla quale partecipano anche Paesi neutrali come la Svizzera e l’Austria.

Nel ottobre del 2023, 15 Paesi europei (Belgio, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria) hanno firmato l’accordo ESSI sulla rete antiaerea/antimissile.

Nel frattempo a questi Paesi si sono aggiunte Austria, Danimarca, Svezia e Svizzera, portando il totale a 19 le nazioni aderenti. Anche la Grecia e la Turchia hanno dichiarato di voler aderire all’ESSI e con esse pure la Polonia.

Obiettivo della ESSI è di raggruppare la domanda europea in modo tale che l’acquisizione dei sistemi di difesa aerea ed antimissile possa essere gestita in modo più rapido ed economico, contribuendo ad ottenere sostanziali economie di scala ed al contempo la interoperabilità dei sistemi gestiti dai Paesi aderenti all’iniziativa.

L’iniziativa ESSI a tal fine prevede l’acquisto congiunto di sistemi di difesa aerea ed antimissile, tra cui principalmente ma non esclusivamente sistemi di difesa di punto Skyranger, sistemi missilistici IRIS-T SLS-SLM-SLX, Patriot e Arrow 3 quest’ultimi per la difesa antimissile selezionati dalla Germania che, a partire dal presente anno, riceverà i primi esemplari.

Infatti, l’adesione alla ESSI non è vincolante, tanto che diversi Paesi partecipanti hanno avviato procedure di acquisto di altri sistemi come CAMM, NASAMS, Barak etc.

Foto credit @Diehl Defence-HENSOLDT

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