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210310-N-QR145-0080 MERIDIAN, Miss. (March 11, 2021) Italian navy Ensign Erika Raballo stands in front of a T-45C Goshawk jet trainer aircraft after completing her last graded flight with the "Tigers" of Training Squadron (VT) 9 qualifying her as a naval aviator at Naval Air Station Meridian, March 10. Raballo is the Italian navy's first female strike fighter pilot. VT-9 conducts undergraduate intermediate and advanced strike pilot training for the Navy, Marine Corps, and select international military partners. (U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 2nd Class (SW) Krystina Coffey/Released)

Ali d’oro per la prima donna pilota di caccia della Marina Militare

Erika Raballo diventa la prima donna pilota di velivoli d’attacco della Marina Militare italiana grazie alla conclusione corso di addestramento presso la Naval Air Station (NAS) di Meridian con i “Tigers” del Training Squadron 9.

La giovane pilota italiana ha infatti ricevuto le ambite “ali d’oro” e si appresta ad effettuare l’addestramento su AV-8B Harrier o F-35B.

L’11 marzo 2021 alla presenza del Captain (capitano di vascello) Tracey Gendreau, comandante Training Air Wing 1, e del Commander (capitano di fregata) Meghan Angermann, comandante Training Squadron 9, il guardiamarina Raballo ha ricevuto le “ali d’oro” dopo aver completato la sua ultima missione addestrativa con il T-45C Goshawk.

Classe 1996 di Alba, Cuneo, la Raballo ha avuto il primo “contatto” con la Marina nel 2012 con l’ingresso nella Scuola Navale militare “Francesco Morosini”, indirizzo liceo classico, per poi classificarsi prima al concorso per Allievi Ufficiali Piloti di Completamento (AUPC) nel 2015.

“Siamo tutti incredibilmente orgogliosi del guardiamarina Raballo” ha affermato il Commander Meghan Angermann “Ha dimostrato di essere una combattente capace e competente pronta a portare la sua formazione in aviazione d’attacco al livello successivo. Lei e i suoi compagni di classe hanno lavorato duramente per arrivare a questo punto e ciò che possono e realizzeranno in futuro è senza limiti “.

(U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 2nd Class (SW) Krystina Coffey/Released)

“Essere la prima donna pilota di jet della marina italiana è una sensazione incredibile”, ha detto il guardiamarina Raballo “Il mio desiderio è quello di essere la prima di tante e spero di essere un’ispirazione per molte altre donne in tutti i campi di lavoro, non perché sono speciale, ma per l’esatto contrario; vengo da una piccola città, senza alcun background militare e con la volontà e il duro lavoro sono riuscita a realizzare il mio sogno. Ho deciso che volevo essere un pilota quando avevo 16 anni dopo aver visitato una base navale e aeronautica . Sono rimasta sbalordita dalle parole dei piloti e così affascinata dal volo.”

USS Gerald Ford (US Navy)

Avendo completato il corso il guardiamarina Raballo così come i suoi compagni di corso sono certificati all’uso dei sistemi di decollo ed atterraggio (ALRE) delle portaerei della Classe Gerald Ford come le catapulte elettromagnetiche (EMALS) ed il sistema avanzato di arresto (AAG).

“Atterrare sulla portaerei per la prima volta è stato strabiliante. All’inizio ero nervosa e devo dire grazie ai miei “paddle” (LSO o ufficiali dei segnali di atterraggio), al tenente Allen Vohden e al tenente Sean Lawrence, per tutta la pazienza e lo sforzo che hanno messo nel prepararmi, dal punto di vista delle abilità e mentalmente quella grande sfida.

F-35B dell’Aviazione Navale

Il lavoro non è certo finito qua. Ultimata questa fase la giovane pilota italiana sarà ora destinata all’U.S. Marines Corps dove potrà addestrarsi sull’F-35 Lightning II o sull’AV-8B Harrier.

Il Capitano di fregata Simone Pitto, ufficiale di collegamento della Marina Militare negli Stati Uniti per gli allievi pilota, ha affermato: “Nel 2000, il parlamento italiano ha approvato l’apertura delle forze armate alle donne. Dopo 20 anni [le donne] sono completamente integrate in tutti i domini operativi della marina dove operano su navi di superficie, sottomarini, plotoni anfibi, forze speciali e squadroni di elicotteri. È con grande orgoglio che ora vediamo una donna anche completare l’addestramento sul jet e qualificarsi come pilota STOVL (Short Takeoff Vertical Landing). Il risultato del guardiamarina Raballo è una testimonianza del suo intelletto, abilità e determinazione ad avere successo “.

Fonte e Immagini: US Navy

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