Il Governo ha trasmesso alle Camere la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale SMD 5/2022, riguardante l’acquisto di una tranche di elicotteri della classe medio leggera (Light Utility Helicopter, LUH), che consenta la progressiva sostituzione dell’attuale flotta legacy in servizio con l’Arma dei Carabinieri.
Il programma rappresenta un’integrazione di uno già approvato ed in atto, a favore della componente ala rotante dell’Arma dei Carabinieri.
Infatti, si tratta di un programma pluriennale volto all’acquisto di una ulteriore tranche di elicotteri della classe medio leggera (Light Utility Helicopter, LUH), che consenta la progressiva sostituzione dell’attuale flotta in servizio.
Nella corrente legislatura le Commissioni Difesa della Camera e del Senato hanno già espresso parere favorevole sull’A.G. 298 (SMD 21/2021), concernente l’acquisto di una tranche di 11 piattaforme dell’elicottero Multi ruolo -Light Utility Helicopter, LUH a favore dell’Arma dei Carabinieri.
Il programma in esame consiste esclusivamente nell’ampliamento del potenziale numero massimo di macchine oggetto di acquisizione (da iniziali 11 a 16 elicotteri), comprensiva del già previsto supporto logistico integrato, con copertura fino a 10 anni, ad invarianza di risorse disponibili.
Gli elicotteri in questione sono gli AW169M prodotti da Leonardo del tipo di quelli in servizio con l’Esercito Italiano e con la Guardia di Finanza.
Gli AW169M hanno un equipaggio di 2 piloti ed un tecnico di bordo o assistente medico e possono trasportare fino a nove-dieci passeggeri a seconda della configurazione adottata.
Grazie ai 2000 cv di potenza erogati dai turboalberi Pratt & Whitney Canada PW200, gli AW169M possono sollevare fino a 4,6 tonnellate di carico, compresa una benna anti incendio.
La velocità massima è superiore ai 300 km/h, quella massima di crociera attorno i 280 km/h mentre il raggio d’azione si attesta attorno gli 800 km.
Con riferimento alle caratteristiche specifiche della nuova piattaforma vi è la necessità di disporre di un mezzo in grado di assicurare 10.000 ore volo ovvero una “vita tecnica” non inferiore a 30 anni e capace di operare in sicurezza, in ogni condizione di volo.
Si reputa altresì, fondamentale, sia la capacità di garantire comunicazioni radio bilaterali e la trasmissione di dati e di immagini con le altre unità presenti sul terreno, sia la versatilità del mezzo che ne consenta l’impiego in diversi scenari.
Le nuove piattaforme dovranno rispondere a requisiti di interoperabilità con i mezzi in dotazione/acquisizione in ambito F.A. ed in ambito interforze/NATO, nonché rispondere agli standard di riferimento del progetto “Forza NEC” (per la sola componente terrestre).
Lo Stato maggiore della Difesa pone in evidenza la forte connotazione dual use degli assetti che potranno essere impiegati nell’assolvimento delle “funzioni esterne” quali: il trasporto aereo e il soccorso malati e traumatizzati gravi e per le attività di
sorveglianza, ricerca, ricognizione e antincendio boschivo e di soccorso e assistenza in occasione delle calamità naturali, nonché volo notturno con ausilio di visori NVG e IR.
L’onere complessivo del programma rimane fissato a 246 milioni di euro con tempistica prevista dal 2021 al 2034.
Foto Leonardo company