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Approvato il nuovo piano di aiuti militari statunitensi alla Ucraina ed alleati

E’ prevista per oggi la firma del Presidente Biden sulla legge approvata dal Congresso che stanza 95 miliardi di aiuti militari a favore dell’Ucraina (in massima parte), Israele e Taiwan.

Il Congresso ha licenziato il provvedimento dopo mesi di discussioni soprattutto alla Camera dei Deputati dove i Repubblicani hanno una stretta maggioranza che contestano al Presidente Biden la politica fin qui condotta nei confronti dell’Ucraina e di Israele.

Il via libera del Congresso arriva in un momento in cui l’Ucraina versa in difficoltà a causa della concomitante offensiva russa e della carenza di munizionamento dei sistemi di difesa antiaerea ed antimissile.

L’Ucraina riceverà 61 miliardi, Israele in guerra con Hamas e che si difende da Hezbollah ed alleati iraniani 26 miliardi ed 8 miliardi di dollari, infine, saranno stanziati per sostenere la difesa di Taiwan dalle mire cinesi.

Il Pentagono ha già dichiarato di essere pronto a consegnare in pochi giorni all’Ucraina un consistente pacchetto di aiuti militari composto da missili per difesa aerea (Stinger, RIM-7 and AIM-9M), missili e sistemi anticarro (TOW, Javelin ed AT4), munizionamento per i sistemi M270 MLRS e M142 HIMARS tra cui i missili balistici a corto raggio ATACMS anche nella versione a gittata ordinaria con testata esplosiva unica (che per motivi politici non potranno essere impiegati per colpire obiettivi in Russia), proiettili da 155 e 105 mm, nuovi mezzi blindati, tra cui IFV M2 Bradley già in Polonia e MRAP.

Gli aiuti statunitensi si aggiungono a quelli appena annunciati, tra gli altri, dal Regno Unito che ha stanziato altri 500 milioni di sterline a tal proposito, dalla Germania che ha assicurato la prossima consegna di un’altra batteria di sistemi Patriot ed IRIS-T SLM, dai Paesi Baltici che forniscono armi leggere, munizionamento e sistemi di difesa C-UAS e dai Paesi scandinavi.

Ovviamente, le reazioni di Mosca non sono state favorevoli visto che le FF.AA. russe stanno compiendo il massimo sforzo per ottenere guadagni territoriali nel momento di crisi delle capacità di resistenza ucraina.

L’obiettivo dell’Amm.ne Biden e del Pentagono è di fermare l’offensiva di Mosca, ricostruendo la capacità difensiva e permettendo alle Forze Armate ucraine di riportare sotto controllo delle autorità di Kiev i territori ora in mano russa, grazie all’impiego di sistemi d’arma in grado di colpire con precisione obiettivi lungo tutta la penisola della Crimea e nel Donbass, una sorta di riedizione dell’offensiva estiva ucraina del 2023 con maggiore profondità strategica, scardinando i centri di comando e le linee di rifornimento.

Foto @US Army

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