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L’Argentina interessata al JF-17 cinese-pakistano

La stampa argentina ha riportato la notizia che una delegazione cinese è giunta a Buenos Aires per promuovere la vendita dei caccia bombardieri JF-17 cooprodotti con il Pakistan.

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La clamorosa novità nasce dall’ impossibilità per l’Argentina di dotarsi di caccia bombardieri occidentali ad alte prestazioni, per motivi finanziari e per motivazioni politiche. Da quando sono stati radiati gli ultimi Mirage III, l’Aeronautica Argentina è completamente priva di caccia e le missioni di polizia aerea sono svolte teoricamente da un ridotto numero di A-4R ammodernati e da velivoli d’addestramento FMA IA-63 Pampa.

Infatti, a causa dell’embargo britannico imposto a causa la questione delle isole Falkland (Malvine per l’Argentina), per l’Aeronautica Argentina è impossibile o quantomeno assai problematico riuscire ad acquistare materiale di volo anche di seconda mano con componentistica britannica.

Questa situazione ostativa ha determinato l’impossibilità per l’Aeronautica Argentina di poter acquistare il FA-50, la versione caccia leggero del velivolo d’addestramento T-50 Golden Eagle costruito in Corea del Sud da KAI, poiché il detto velivolo è allestito con componenti fornite dall’industria britannica.

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Pertanto, non potendo ottenere altri tipi di caccia tipo gli F-16 per veto politico statunitense o Mirage 2000 di seconda mano per motivi di costi, le scelte argentine sono limitate a velivoli prodotti in Russia ed un Cina.

Il JF-17 ha caratteristiche interessanti perché, pur non essendo un velivolo bisonico, è comunque in grado di esprimere prestazioni operative di rilievo.

L’avionica moderna di cui è dotato (può ricevere un radar AESA KLJ-7A) permette al velivolo di poter eseguire indifferentemente missioni di combattimento aria-aria ed aria-suolo. Altro punto a suo favore è il costo, fattore fondamentale per le casse argentine non particolarmente floride.

i problemi per gli Argentini potrebbero nascere per il mantenimento di questi velivoli poiché i motori messi a punto in Cina abbisognano di frequenti periodi di fermo per interventi di manutenzione e, più in generale, hanno tassi di efficienza ridotti rispetto i prodotti aeronautici occidentali.

Il JF-17 “Thunder” è un velivolo monomotore di quarta generazione, in grado di raggiungere una velocità massima di 1,6 mach, con velocità di salita di 190 metri al secondo, autonomia di 2.500 km, raggio d’azione di 1.350 km, tangenza massima di poco inferiore ai 17.000 metri.

Come armamento è dotato di  1 cannone a doppia canna GSh-23-2 da 23 mm o di 1 cannone GSh-30-2 da 30 mm a doppia canna, ha una capacità di carico di 4.325 kg su 7 punti d’aggancio esterni (tra cui 2 alle estremità alari).

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