Leonardo sta ultimando la fase di sperimentazione del C-27J Next Generation, l’ultima versione del famoso C-27J, che aggiunge nuovi equipaggiamenti, avionica nonché soluzioni aerodinamiche per renderlo ancora più prestante e consolidare la leadership del marcato dei velivoli da trasporto tattico multi-missione.
Dopo gli oltre 85 esemplari che volano in tutto il mondo la nuova versione si contraddistingue per diverse novità sostanziali e la consegna del primo esemplare al cliente di lancio è prevista per il prossimo anno.
Scendendo nei dettagli il C-27J “Next Generation” è stato progettato appositamente per soddisfare gli stringenti requisiti del Sistema di Controllo del Traffico Aereo di nuova generazione ed include: collegamento FANS 1/A+, Traffic Control Avoidance System (TCAS) 7.1, Instrumental Landing System (ILS) di Seconda Categoria e miglioramenti al sistema Enhanced Video Terrain Awareness and Warning System (TAWS).
L’Identify Friend or Foe (IFF) si aggiorna al Mode 5 implementando anche l’ADS-B e lato “navigazione” arriva il Tactical VNAV (Vertical Navigation)
Le migliore raggiungono anche la cabina di pilotaggio con nuovi display, nuovo radar meteorologico e di navigazione radio. Incrementate altresì anche le capacità di comunicazione via radio e via satellite, il tutto coadiuvato da un nuovo sistema di intercomunicazione.
L‘illuminazione a led impreziosisce l’interno del velivolo rendendo più sicure le operazioni a bordo.
Le precedenti componenti di avionica sono state riprogettate con i nuovi elementi dalla Divisione Elettronica di Leonardo.
Grandi novità riguardano anche le prestazioni della macchina grazie all’adozione di “winglet” all’estremità delle ali che migliorano le performance di atterraggio e decollo da piste corte Short Take Off or Landing (STOL) ed in condizioni ambientali estreme.
La presenza dell’Auxiliary Power Unit (APU) consente al C-27J di riavviare i motori in volo e di rendere la piattaforma indipendente dal punto di vista logistico nel caso di rischieramento in aeroporto remoti o non attrezzati.
Per la sicurezza dell’equipaggio è possibile installare un sistema completato di autoprotezione (DASS) oltre a comunicazioni sicure e protezione balistica per operare anche in ambienti ad elevato livello di minaccia.
La versatilità del C-27J Next Generation viene potenziata da molteplici kit e sistemi di missione roll-on/roll-off che permettono al velivolo di essere rapidamente configurati e riconfigurato per operazioni che spaziano dal trasporto tattico fino al pattugliamento marittimo diventando anche una piattaforma per C3ISR e Anti Submarine Warfare.
Come trasporto tattico si apre un vasto range di missioni a partire dal trasporto di truppe e carichi, aviolancio, evacuazione medica sul campo di battaglia e traporto VIP senza tralasciare assistenza umanitaria e lotta antincendio.
Attualmente, tra le fila della Royal Australian Air Force, i C-27J svolgono anche missioni di sorveglianza aerea contro la pesca illegale all’interno della missione SOLANIA
E’ disponibile anche un kit per effettuare l’aggiornamento dei velivoli già in linea per i clienti intenzionati a modernizzare la propria flotta di C-27J.
L’opinione del pilota collaudatore
Il Project Test Pilot, Matteo Maurizio, Head of Project Test Pilot Airlifters, Special Versions and UAS della Divisione Velivoli di Leonardo ha così commentato le prestazioni del C-27J “Next Generation”:
Posso solo citare la velocità di crociera di 602 km/h (325 KTAS) e la quota operativa di 9.144 m (30.000 piedi). Mentre questi numeri non cambieranno con il nuovo standard, le winglet invece migliorano le capacità di salita in termini di dislivelli superabili o massimo peso al decollo (MTOW) di circa 1.000 kg e questo ci permette di operare da quegli aeroporti con dislivelli particolarmente elevati normalmente serviti da velivoli quadrimotore.
Rispetto ad altri velivoli da trasporto militare della sua classe, il C-27J ha i migliori ratei di discesa e salita e può anche eseguire manovre tattiche a 3 g, riducendo al minimo la fase di avvicinamento e potendo raggiungere una quota di sicurezza più rapidamente in scenari dove il livello della minaccia è elevato. Il sistema di autodifesa, DASS – disponibile come opzione e già adottato da diversi clienti del C-27J – unitamente alla citata capacità di eseguire manovre evasive a bassa quota ci consentono di operare in sicurezza e, laddove possibile, di sfruttare il terreno come protezione contro le minacce a terra. In ogni caso, anche in quelle condizioni, lo Spartan è un velivolo che “asseconda” il pilota, non è difficile da pilotare anche a bassa velocità e bassa quota e ha prestazioni in condizioni vicine allo stallo piuttosto favorevoli per un velivolo di questa classe.
Immagini: Leonardo