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Astore UAS per l’Aeronautica Militare Italiana

Lo scorso 11 dicembre il Governo ha trasmesso alle Camere la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2023, relativo all’acquisizione di due sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto con capacità ISR e cinetiche (A.G. 104) corredato delle schede tecnica e illustrativa.

Il programma in esame è relativo all’acquisizione di due sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) con capacità ISR e cinetiche ed ha carattere urgente.

Più nello specifico, si prevede l’acquisizione di 2 sistemi APR completi, è cioè:

  • 4 velivoli senza pilota ASTORE blocco 81;
  • 2 stazioni di controllo (Ground Control Station);
  • equipaggiamento ausiliare di terra (Auxilary Ground Equipment);
  • addestramento per 40 unità di personale (piloti e tecnici manutentori);
  • munizionamento con missili a guida laser (per attività di sperimentazione e test di valutazione);
  • parti di ricambio per 1000 ore di volo per ciascun sistema;
  • supporto logistico e manutenzione.

Il programma – si legge nella scheda tecnica – nasce dall’esigenza di colmare il gap tra la dismissione nei mezzi Predator A (in dismissione dal 1° gennaio 2023) e l’entrata in servizio dei nuovi sistemi MQ-9A Block 5, che non si prevede siano disponibili prima della fine del 2025.

La progettualità si inserisce in un contesto di implementazione capacitiva del comparto aereo, vista anche la diffusa instabilità e complessità che da tempo connota gli scenari di riferimento, e che richiedono la necessità di strumenti aerei ad assicurare un’adeguata capacità di Intelligence, Surveillance, Target Acquisition, Reconnaissance (ISTAR). Ciò al fine di acquisire e mantenere la consapevolezza situazionale (Situational Awareness) necessaria al processo decisionale a livello strategico, operativo e tattico.

Occorre pertanto perseguire – si legge ancora nella scheda – il processo già avviato di acquisizione della capacità di ingaggio da parte dei velivoli a pilotaggio remoto in forza all’Aeronautica Militare, oltre a quella informativa (ISR), da tempo consolidata. Tale capacità può rilevarsi determinante per la difesa tempestiva delle truppe a terra con ingaggi di precisione e, di conseguenza, con minimo danno collaterale.

L’impulso e la valenza acquisita dai droni di classe strategica MALE in tale contesto, è basato sulle più intrinseche caratteristiche di questi sistemi, sia dal punto di vista capacitivo (persistenza, discrezione, affidabilità tecnologica) che sotto il profilo dell’alto rapporto di costo-efficacia complessiva, che ne fanno in definitiva la risposta più efficace ed efficiente alle esigenze nazionali di settore.

I velivoli ASTORE hanno le seguenti caratteristiche tecniche:

  • apertura alare di 12,76 metri;
  • carico utile di 210 kg (incluso il carburante);
  • peso massimo al decollo di 650 kg;
  • velocità operativa di 70-105 nodi;
  • autonomia di volo di 11 ore;
  • quota massima 23 mila piedi.

Oltre alle funzioni più prettamente militari, i velivoli potranno svolgere funzioni di data collection & dissemination, in ambito nazionale, a supporto di altri Dicasteri o utenti istituzionali (dual use), militari e civili, in attività quali:

  • il monitoraggio e il contrasto dei fenomeni migratori:
  • il controllo dei traffici illeciti via mare;
  • la prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali (abusivismi, criminalità organizzata,
  • ecc.);
  • lo studio del territorio nazionale, anche per prevenzione dei fenomeni naturali;
  • prevenzione e supporto in caso di calamità naturali.

Il velivolo ASTORE è prodotto da Leonardo spa, e rappresenta un’evoluzione del modello FALCO.
Il programma – si legge ancora – implica una significativa ricaduta tecnologica su numerose PMI nazionali e, per la sua peculiarità tecnologica, potrebbe portare, nel tempo, ad un interessamento da parte di altri Paesi.

L’acquisizione del sistema Astore – riporta la scheda illustrativa – oltre a soddisfare in primis l’esigenza operativa della F.A. ed a rappresentare in prospettiva un’importante ricaduta tecnologica per l’industria nazionale, garantirebbe la salvaguardia della sovranità nazionale e delle prioritarie esigenze di autonomia/flessibilità nella condotta delle attività di sviluppo in un settore strategico per il Paese.

Per quanto attiene alla durata, il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio già nel 2023 e durata complessiva di otto anni (2022-2030). Il programma prevede un onere complessivo di 76 milioni di euro. La somma copre l’intero ciclo di vita dell’implementazione e mantenimento della capacità, compreso l’acquisto dell’armamento ed il supporto logistico.

Breve commento

Come riportato, il programma Astore nasce come “gap filler” tra l’uscita di scena dei Predator A e l’entrata in servizio degli MQ-9 Block 5 che avranno capacità completa di impiego di munizionamento di precisione.

Astore e MQ-9 Block 5 appartengono a due diverse categorie per payload, autonomia e persistenza di volo in missione; l’Astore ha una capacità di carico di 210 kg di cui 70 kg di armamento ed il resto tra suite e carburante, mentre il Reaper ha una capacità di carico di poco meno di 1.800 kg tra carichi interni (suite EO/IR/LR e radar) ed esterni e può impiegare missili aria-superficie AGM-114 Hellfire o Brimstone, bombe a guida laser Paveway II o IV (prodotta nel Regno Unito), od ancora bombe guidate JDAM anche nella versione laser LJDAM, oltre a più di 1.800 kg di carburante.

L’armamento degli Astore sarà basato sui CIRIT di Roketsan, sulla base di un accordo precedentemente stipulato tra Leonardo e l’azienda turca che li produce. Trattasi di un razzo da 70 mm a guida laser semi attiva (SAL) che adotta tre diversi tipi di testate, perforante, incendiaria ed anti personale. Il CIRIT ha una portata compresa tra 1,5 ed 8 km e può essere selezionato anche l’effetto termobarico dell’esplosione per aumentarne gli effetti su truppe e strutture.

Leonardo sottolinea che per eseguire le missioni di attacco l’Astore è dotato di apparati safety critical che gestiscono la catena di sicurezza dell’armamento ridondata, mantenendo sempre il pilota da remoto quale elemento chiave nell’intero ciclo di ingaggio (man in the loop). L’Astore è inoltre equipaggiato con un sistema di puntamento laser nell’ambito della suite EO/IR Eost 46 che permette la designazione dei bersagli, sia per il proprio armamento, sia per altre piattaforme (modalità buddy lasing), ed ha la possibilità di eseguire la ricognizione post attacco in maniera automatica, al fine di valutare l’efficacia dell’azione (battle damage assessment).

L’acquisto dei due sistemi ovviamente non cambia di una virgola la situazione attuale (le FF.AA. italiane sul fronte degli APR armati sono indiscutibilmente in ritardo rispetto ad altri Paesi Alleati e non solo) ma consente agli operatori nazionali di impratichirsi con UAS armati.

L’esperienza che sarà ottenuta con gli Astore sarà utile e servirà ad addestrare gli operatori ed a gettare le basi per la formulazione della dottrina di impiego di APR armati a livello nazionale che con gli MQ-9 Reaper Block 5 prima, e con i ben più prestanti Eurodrone dopo, permetteranno all’AM ed alle FF.AA. di allinearsi agli altri Paesi alleati già utenti di APR armati, andando a colmare una sensibile lacuna della Difesa Italiana.

Fonte Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2023 Atto del Governo 104

Foto @Leonardo

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