L’Atobá è una UAV classe MALE (Medium Altitude, LongEndurance), sviluppato in Brasile e con tecnologia nazionale da Stella Tecnologia, pensato per avere impiego civile e militare, a costi contenuti e come valida alternativa a soluzioni estere paragonabili.
Il volo inaugurale del velivolo a pilotaggio remoto è stato eseguito il 20 luglio scorso, soddisfacendo tutti i requisiti tecnici e di sicurezza.
Il velivolo ha un raggio d’azione di 250 km con controllo radio o con controllo satcom ed ha un’autonomia di 28 ore, volando a 15.000 piedi di altezza. Atobá può trasportare da 70 a 150 kg di carico di diversa tipologia a seconda della configurazione di missione. Il drone ha un’apertura alare di 11 metri, il propulsore è un motore a benzina a 4 tempi con una potenza di 60 CV ed ha un MTOW di 500 kg.
Per il decollo e l’atterraggio l’Atobá abbisogna di una pista lunga 350 metri. Il drone si caratterizza per avere un sistema di montaggio e smontaggio semplificato nonché per essere facilmente trasportabile.
Estremamente versatile, i sensori di qualsiasi produttore possono essere integrati in Atobá a seconda dei requisiti della missione. La piattaforma di volo Atobá può imbarcare un sensore primario nel muso del velivolo e uno o più sensori nella sua baia di carico utile situata nel centro di gravità o sotto le ali. Nella configurazione con 28 ore di autonomia il velivolo ha la capacità di trasportare fino a 70 kg, mentre nella configurazione con 20 ore di autonomia la capacità di carico sale a 150 kg. Possibili sensori possono includere sensore elettro-ottico, sensore a infrarossi, fotocamera iperspettrale e radar ad apertura sintetica (SAR).
Atobá è pensato per monitorare le coste e le frontiere terrestri, oltre a fornire assistenza nella sicurezza pubblica e nel monitoraggio di grandi eventi.
Foto ed immagini Stella Tecnologia