La scorsa notte, le forze armate ucraine hanno eseguito con successo un attacco condotto con Unmanned Surface Vessels (USVs) nelle acque attorno la penisola della Crimea, danneggiando dei mezzi da sbarco russi Serna e Ondatra.
Le imbarcazioni attaccate
I mezzi da sbarco russi in questione trasportano uomini, materiali e mezzi, tipicamente veicoli BTR-82 o di altre tipologie.
Le unità anfibie classe Serna e Ondatra sono attivamente impiegate dalla Marina Russa per il trasferimento di uomini e materiali lungo la penisola della Crimea e dei territori occupati dell’Ucraina, costituendo uno strumento prezioso per le operazioni militari e di supporto logistico.
Per la difesa antiaerea di tali mezzi da sbarco, la Marina Russa ha imbarcato complessi missilistici Tor-M2 a bordo di alcune di queste unità.
Le unità classe Serna, più recenti rispetto quelle della classe Ondatra risalenti agli Settanta del passato secolo, possono trasportare fino a 45 tonnellate di carico, un carro armato o due veicoli da trasporto truppe od ancora 95 fucilieri di marina.
Le Serna hanno la notevole caratteristica di poter raggiungere una velocità di ben 30 nodi (altissima per un mezzo da sbarco convenzionale) grazie a ben quattro motori diesel della potenza complessiva di 10.000 hp, a dir poco esuberante per mezzi che dislocano 60 tonnellate.
Gli USV impiegati
Gli Ucraini hanno impiegato gli USV prodotti dalla United24; trattasi di mezzi lunghi 5,5 metri, dal peso massimo di 1 tonnellata, con raggio d’azione operativo fino a 400 km, in grado di poter trasportare una carica di alto esplosivo da 200 kg. Lo spunto di velocità massima dichiarato nella fase finale dell’attacco è di 80 km/h; il sistema di guida è basato su segnale automatico GNSS, inerziale (INS) e visivo a mezzo telecamere diurne/notturne per permettere all’operatore di individuare i bersagli da attaccare e dirigergli contro il mezzo.
Dal video rilasciato dallo Stato Maggiore Ucraino risultano colpiti e, quantomeno, danneggiati almeno due mezzi da sbarco del tipo Serna e Ondatra.
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