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Attacchi aerei su diversi obiettivi in Siria

Nella giornata di ieri, contrassegnata del crollo del regime di Bashar al-Assad, in Siria si sono registrati numerosi attacchi aerei condotti dalla Heyl Ha’Avir e da parte del US Air Force.

Le due Aeronautiche hanno colpito obiettivi riconducibili alla galassia dello Islamic State o che potevano costituire una minaccia nel prossimo futuro per Israele.

I cacciabombardieri israeliani hanno colpito principalmente depositi di armamenti nella base aerea di Khalkhakah nel governatorato di Suwayda, nella base aerea di Mezzeh a Damasco e diversi altri siti nella provincia di Daraa per prevenirne il possibile riutilizzo da parte di formazioni ostili (compreso Hezbollah).

Nella giornata di sabato il Capo di Stato Maggiore delle IDF aveva avvertito che, stante la situazione in atto in Siria, era aumentata l’attività di sorveglianza e che, in caso di necessità, la risposta sarebbe stata rapida, decisa e intransigente, sia in attacco che in difesa.

In conformità a quanto affermato dal Capo di Stato Maggiore ed in linea con la valutazione della situazione a seguito dei recenti eventi in Siria, visto anche l’ingresso di personale armato ostile nella zona cuscinetto tra i due Paesi, le IDF ha provveduto a schierare rinforzi in quell’area ed in diversi altri luoghi necessari per la sua difesa, per garantire la sicurezza delle comunità delle alture del Golan e dei cittadini di Israele.

In questo quadro nella giornata di sabato le IDF sono arrivate in soccorso di una postazione dei Caschi Blu del ONU ad Hader nel Golan siriano che era finita sotto attacco da parte di un gruppo armato; l’attacco è stato sventato dalle forze di terra israeliane con il supporto aereo.

Nei pressi di Damasco sono stati bombardati anche una sede del Ministero degli Affari Esteri ed un centro dell’intelligence del ex regime; non sono chiari i motivi e chi ha compiuto l’azione.

Le azioni della USAF

Ma anche l’USAF ha condotto una serie di attacchi contro obiettivi del Islamic State; il Central Command, infatti, ha comunicato che sono stati colpiti più di 75 obiettivi riconducibili al ISIS.

Nelle azioni sono stati impiegati i bombardieri pesanti Boeing B-52H, i caccia bombardieri Boeing F-15E Strike Eagle ed i Fairchild-Republic A-10A Thunderbolt II.

Le forze aeree del Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione contro note basi ed elementi operativi dell’ISIS nella Siria centrale.

Gli attacchi contro i leader, gli operativi ed i campi dell’ISIS sono stati condotti come parte della missione in corso per interrompere, degradare e sconfiggere l’ISIS, al fine di impedire al gruppo terroristico di condurre operazioni esterne e per garantire che l’ISIS non cerchi di trarre vantaggio dalla situazione attuale per ricostituirsi nella Siria centrale.

Foto credit @Suwayda 24 e @US Central Command

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