
Il terzo produttore al mondo di aerei civili, il gruppo brasiliano Embraer, ha subito un duro attacco informatico del tipo “ransomware” che ha compromesso alcuni dati finanziari, fotografie, codice sorgente e informazioni relative al personale.
L’attacco è partito lo scorso mese e gli hacker hanno introdotto nei sistemi di Embraer un particolare “programma” in grado di criptare i file rendendoli inutilizzabili.
Solamente dietro il pagamento di un “riscatto” gli autori dell’attacco inviano i file decriptati.

In questo caso Embraer non ha ceduto alla minaccia e non ha pagato scatenando però la vendetta degli hacker che hanno pubblicato i file in una pagina accessibile virtualmente a tutti sul Dark Web.
Può succedere infatti che vengano pubblicate piccole porzioni di dati a cadenza regolare e di importanza crescente fino a quando il cliente, per evitare la pubblicazione di documenti compromettenti, non è costretto a pagare.
Il gruppo brasiliano aveva annunciato di aver subito un attacco cibernetico con un comunicato stampa il 30 novembre affermando che l’intrusione aveva riguardato un solo ambiente di lavoro e che l’impatto aveva temporaneamente rallentato alcune operazioni.
L’attacco è stato perpetrato dal gruppo RansomExx che ad inizio novembre aveva colpito i sistemi della Suprema Corte di Giustizia del Ministero della Sanità brasiliani.
I ricercatori della Kaspersky hanno individuato una variante del ransomware RansomExx in grado di colpire i sistemi Linux che ha mietuto anche i computer del Dipartimento dei Trasporti del Texas.
La sicurezza informatica diviene sempre più importante e carpire informazioni non è più una missione da 007 dato che cattive pratiche o infrastrutture non aggiornate possono portare il “nemico” direttamente in casa.
Tra il 2019 ed il 2020 Embraer si è piazzata terza per numero di velivoli consegnati con un totale di 226 unità subito dopo la Boeing (380 aerei) mentre Airbus (863 aerei) ha conquistato il primo posto.