
La vicenda dei nuovi sottomarini australiani, costruiti dalla francese Naval Group, potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta decisivo.
Secondo quanto riportato da Jane’s, fondi qualificate hanno confermato l’indiscrezione relativa al raggiungimento di un accordo tra Parigi e Canberra che impegna Naval Group a spendere almeno il 60% del valore del contratto in Australia.
Per il raggiungimento di questo accordo è intervenuto direttamente l’Amministratore Delegato di Naval Group, Pierre Éric Pommellet, che ha lasciato l’Australia il 28 febbraio dopo tre settimane (due di quarantena ed una di discussioni ad alti livelli).
Ad ogni fase del progetto sarà necessario che le due parti si accordino sugli investimenti in Australia.
Nel caso in cui Naval Group non dovesse tenere fede a quanto concordato sarà punibile con sanzioni mentre se i ritorni economici per l’Australia saranno maggiori riceverà degli incentivi.
Il valore complessivo dell’intera operazione è di circa 70 miliardi di dollari.

Per concludere definitivamente le trattative sarà necessario aspettare la firma del Ministro della Difesa Linda Reynolds che però si trova in malattia dal 24 febbraio e non è certo quando potrà ritornare in ufficio.
Il Ministro Linda Reynolds è al centro di numerose polemiche in Australia non solo per la gestione di alcuni programmi ma anche perché a febbraio 2021 è uscito uno scandalo che riguarda il possibile stupro di una collaboratrice del suo ufficio, Brittany Higgins, da parte di un consigliere quando ricopriva l’incarico di senatrice.
La Reynolds avrebbe dunque licenziato l’autore del misfatto pochi giorni dopo senza però riferire a nessuno del fatto accusando però la Higgins di essere una “mucca bugiarda“.
Fino ad ora il Primo Ministro Scott Morrison ha difeso il Ministro della Difesa ma l’incertezza regna sovrana in un momento in cui l’Australia ha diversi dossier aperti soprattutto in ambito navale con i nuovi sottomarini e le nuove fregate.