Nei prossimi mesi Berlino prenderà la decisione sulla sostituzione dei Tornado IDS impiegabili per strike nucleare.
Nel frattempo, la Germania e gli Stati Uniti dovranno risolvere la questione relativa alle armi nucleari tattiche. Infatti, una parte dei 93 Tornado ancora operativi è abilitata all’impiego di bombe nucleari B-61.
Peraltro, gli Eurofighter Typhoon oggi in dotazione alla Luftwaffe non sono in grado di impiegare armamenti nucleari.
L’eventuale mantenimento in linea dei Tornado IDS residui sino al 2030 costerebbe ai contribuenti tedeschi circa 9 miliardi di Euro. Pertanto, il Governo Tedesco è chiamato a sciogliere il nodo gordiano su tale ingente spesa per un aereo ormai giunto alla fine della vita operativa.
Le alternative
Come è noto, nei mesi scorsi si è aperta la discussione tra Berlino e Washington per la successione dei Tornado IDS.
Infatti, gli Stati Uniti hanno ricordato più volte alla Germania che il Paese europeo ha impegni precisi per quanto riguarda l’impiego di armi atomiche NATO.
Pertanto, nell’ambito di queste discussioni gli Stati Uniti hanno offerto alla Germania i caccia bombardieri di V generazione Lockheed Martin F-35.
Ma la Germania ha rifiutato gli F-35 ed ha richiesto una quotazione degli F-18E/F Super Hornet. In più, il Governo Tedesco ha palesato la possibile scelta di una nuova tranche di Typhoon in un’apposita versione d’attacco.
Ricordiamo che gli F-35A sono abilitati all’impiego di una nuova versione della bomba atomica B-61 appositamente studiata per questo aereo.
Recentemente, Washington ha offerto gli F-35A a Varsavia https://aresdifesa.it/2019/09/12/washington-offre-f-35-a-varsavia-il-dipartimento-di-stato-degli-stati-uniti-ha-approvato-una-proposta-di-vendita-di-32-lockheed-martin-f-35-alla-polonia-%e2%80%8e/
Peraltro, il rifiuto opposto all’acquisto degli F-35 è una decisione solo politica, perché la Luftwaffe aveva espresso il suo gradimento. Infatti, i vertici dell’Aeronautica che si sono esposti per gli F-35 sono stati rimossi.
Il programma FCAS-SCAF
In tutto questo, Berlino si è unita a Parigi, seguita da Madrid, nel programma di sviluppo del FCAS-SCAF volto a dar vita ad un’avanzata piattaforma da combattimento aereo.
Ma il FCAS-SCAF è solo agli inizi ed il percorso per vedere volare un prototipo è lontanissimo ed i Tornado IDS sono ormai alla fine della vita operativa. Inoltre, i francesi ed i tedeschi dovranno risolvere i problemi per la commercializzazione all’Estero del velivolo, data la stringente normativa tedesca in materia di esportazione di sistemi d’arma.
Sul FCAS-SCAF https://aresdifesa.it/2019/09/19/airbus-fa-pressioni-sul-per-avere-il-controllo-del-fcas-ma-madrid-tiene-la-posizione/
Conseguentemente, nel caso in cui neanche i Super Hornet fossero selezionati, l’unica strada percorribile sarebbe quella di acquistare una nuova tranche di Typhoon.
Comunque, la certificazione per l’impiego di armi nucleari NATO dovrà necessariamente passare per un accordo con Washington ed i costi non modesti sarebbero a carico dei Tedeschi.
Tornado IDS per l’eternità?
In questo quadro, la Luftwaffe è costretta a mantenere in linea i Tornado IDS quantomeno per compiti di strike nucleare.
Infatti, la Luftwaffe è ben conscia dello stato del Tornado IDS ed è intervenuta sulla linea Eurofighter per integrare delle capacità di combattimento aria suolo.
Peraltro, le capacità di attacco del Typhoon tedesco sono inferiori rispetto a quelle dei velivoli italiani e, soprattutto, britannici. Del resto, la RAF ha previsto per tempo la sostituzione dei Tornado GR.4 con gli F-35 (sia pure nella versione B) e dotando i Typhoon di vere capacità di attacco.
Al momento l’unica alternativa percorribile per i Tedeschi, in assenza di F-35 o Super Hornet, si chiama Tornado IDS, a prescindere dalla certificazione atomica dell’Eurofighter.
Questa inevitabile decisione costerà ai Tedeschi circa 9.000 milioni di euro per mantenere in linea un aereo ormai ai limiti dell’obsolescenza. Nonostante questa imponente spesa, il velivolo, per motivi tecnici, non potrà volare oltre il 2030.
In questa cifra monstre sono calcolati 5,6 miliardi di euro per mantenere gli aerei entrati in servizio nel 1983, 1,62 miliardi di euro per progettare la sostituzione delle parti obsolete e 1,58 miliardi di euro per l’acquisto.
Sui costi leggere qui: https://www.reuters.com/article/us-germany-fighter-tornado-exclusive/exclusive-germany-sees-8-86-billion-euro-cost-to-operate-tornado-jets-through-2030-idUSKCN1RM219
Infine, la decisione di mantenere in linea i Tornado IDS creerà problemi di integrazione a livello di operazioni NATO. Infatti, i pianificatori tedeschi e dell’Alleanza Atlantica dovranno studiare apposite procedure di impiego; il Tornado IDS appartiene ad un’altra epoca storica e sarà costretto ad interagire con aerei di nuova generazione.
Tutti i diritti si intendono riservati.