Il Paese del Sol Levante ha approvato venerdì una bozza del bilancio per la difesa per l’anno fiscale 2020 che raggiunge i 43,6 miliardi di euro (5,31 trilioni di yen).
La bozza include un aumento dell’1,1% rispetto al 2019 delle spese derivanti dalla presenza di Forze Armate statunitensi nel paese.
Il budgter sale così per l’ottavo anno di fila sotto l’amministrazione del Primo Ministro Shinzo Abe.
A pesare sulla decisione di sviluppare le capacità di difesa del Giappone c’è sicuramente la situazione della Penisola Coreana (sia Nord che Sud visti i recenti accadimenti) e la “vicina” Cina.
Grande impulso in spazio e cyber
Le linee guida della Difesa Nazionale adottate a dicembre dello scorso anno danno grandissimo peso ai sistemi cyber ed a quelli di difesa spaziale.
Almeno 410 milioni di euro saranno destinati a miglirare le capacità spaziali e il prossimo anno dovrebbe decollare la prima operazione spaziale sotto il controllo della Kōkū Jieitai ( la forza aerea di autodifesa).
La cybersecurity riceverà un impulso di 210 milioni di euro e l’unità per la sicurezza informatica passerà da 220 a 290 uomini.
F-35 e Difesa anti-missile
Presenti tra le voci di spesa anche l’F-35 con i 229 milioni di euro necessari per importare i “pezzi” per i 3 F-35A che saranno costruiti in loco mentre altri 650 milioni di euro serviranno per acquistare sei F-35B.
Il costo dell’aggiornamento della Izumo, per renderla compatibile con l’F-35, è di 25 milioni di euro.
In ottica anti-missilistica 106 milioni di euro verranno destinati all’acquisito del VLS per il sistema Aegis Ashore.