Il caccia di sesta generazione del programma Next Generation Air Dominance (NGAD) sostituirà l’F-22 Raptor a partire dal 2030 secondo quanto affermato dal Capo di Stato Maggiore dell’USAF, Generale Charles Brown.
Sul programma NGAD, conosciuto anche come F-X o Penetrating Counter Air, c’è il massimo riserbo, tanto che non è conosciuta al momento nemmeno la “forma” di questo velivolo.
L’unica cosa certa è che un prototipo in scala reale dell’NGAD ha già effettuato il suo primo volo.
Non è nemmeno conosciuta l’azienda o l’eventuale consorzio che sta sviluppando il velivolo; però è stato recentemente reso noto un “indizio”.
In una intervista pubblicata il 17 dicembre 2021 su DefenseNews inerente lo sviluppo dell’addestratore T-7 di Boeing/Saab, il capo dei piloti collaudatori Matt Giese dell’azienda statunitense ha affermato:
“Boeing prevede un futuro altamente digitale per la progettazione e la produzione di aeromobili come il T-7. Quanto appreso dal T-7 ha già aiutato nello sviluppo dell’F-15EX e del caccia Next Generation Air Dominance.”
Nel 2010 la Boeing ha pubblicato due concept di caccia con avanzate caratteristiche stealth, senza timone di coda e la possibilità di volare in regime di super crociera.
La forma dei due caccia è simile a quella del McDonnell Douglas-General Dynamics A-12 Avenger II il cui sviluppo è stato interrotto ad inizio anni 90′; è interessante notare che la McDonnell Douglas è stata acquistata nel 1997 proprio da Boeing.
Di certo c’è che Boeing partecipa al programma per il caccia di sesta generazione dell’U.S. Navy ma non è da escludere che i programmi di USAF e USN possano arrivare ad un risultato molto simile.
L’Aeronautica e la Marina necessitano, infatti, di un caccia non solo molto avanzato ma che sia in grado anche di superare i limiti di capacità di carico ed autonomia che caratterizzano i sistemi d’arma attualmente in uso.
Il teatro del Pacifico richiede, infatti, velivoli che siano in grado di assicurare grande autonomia e notevoli capacità d’armamento.