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Boeing fa mea culpa, abbiamo sbagliato sull’MCAS

L’amministratore delegato di Boeing, Dennis Muilenburg, è stato audito dalla House Transportation and Infrasctructure Committee circa il sistema MCAS installato sugli aerei 737 MAX al centro di due incidenti aerei che hanno portato la morte di 346 persone.

DeFazio, Presidente della Commissione, ha accusato duramente la Boeing commentando l’atteggiamento della ditta come:

“lack of candor”

Il CEO messo davanti a numerosi documenti interni della Boeing che prospettavano conseguenze catastrofiche nel caso in cui l’MCAS non avesse dovuto funzionare come dovrebbe ha ammesso “Abbiamo fatto alcuni errori”.

MCAS, un solo sensore

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L’MCAS, all’inizio, utilizzava un solo sensore dell’angolo di attacco per determinare se l’aereo era in procinto di stallare. Se l’MCAS riceveva valori di AOA (Angle of Attack) troppo elevati faceva abbassare automaticamente il muso del velivolo. Acquisendo dati da un solo sensore, dei due presenti, un malfunzionamento al sensore inviava dati sballati all’MCAS che poteva ordinare al muso di abbassarsi anche se non sussistevano le condizioni necessarie.

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Posizionamento dei due sensori dell’angolo di attacco

L’MCAS era quindi mancante di una ridondanza che è posta sempre al primo posto nella progettazione di sistemi o impianti aeronautici. Solo in un secondo momento la Boeing ha modificato il sistema in modo che prendesse dati da entrambi i sensori.

Oltre alla progettazione la Boeing è anche accusata di non aver avvertito i piloti della presenza dell’MCAS sul velivolo e della corretta procedura da seguire in caso di avaria.

DeFazio ha chiesto a Muilenburg come mai l’azienda ha approvato un simile progetto se un solo guasto poteva compromettere l’intero funzionamento del sistema. L’amministratore delegato non ha dato risposta e ha aggiunto che la Boeing si sta chiedendo la stessa cosa.

Secondo alcuni messaggi intercettati dagli avvocati i problemi con l’MCAS risalgono almeno al 2016 durante la simulazioni di volo.

Non solo Boeing

DeFazio non focalizza le indagini solo sulla Boeing ma anche sulla Federal Aviation Administration chiedendo che le procedure per certificazione degli aerei vengano riviste e di come le aziende del settore facciano pressione accorciare i tempi tecnici.

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