Mentre l’India si appresta a iniziare le prove della nuova portaerei INS Vikrant, conosciuta anche come Indigenous Aircraft Carrier (IAC), la Boeing promuove attivamente nel paese l’F/A-18 Super Hornet Block III.
Secondo fonti locali, Boeing ha già eseguito una serie di simulazioni per l’integrazione del velivolo multiruolo sulla portaerei INS Vikramaditya che è stata costruita per operare con i russi MiG-29K e per la INS Vikrant.
La portaerei indiane non sono dotate di catapulte bensì di ski jump e di gancio di arresto per l’atterraggio, configurazione chiamata STOBAR – Short Take Off But Arrested Recovery.
Le prove eseguite nel settembre 2020 da ski jump ed oltre 150 simulazioni hanno dimostrato che l’F/A-18 è perfettamente compatibile con le richieste e necessità della Marina indiana.
Una delle particolarità dell’offerta della Boeing è la possibilità dell’India di operare non solo dalle portaerei della Marina indiana ma di poter estendere le operazioni anche sulle super portaerei dell’U.S. Navy.
Le opportunità non si fermano qui dato che l’India ha ordinato anche un totale di 18 pattugliatori multi missione P-8 Poseidon con la possibilità dunque di un efficace scambio di informazioni tra le due piattaforme.
La proposta F/A-18 permette inoltre di poter scegliere sulla versione monoposto (versione -E) e biposto (versione -F) dato che entrambe possono operare da portaerei STOBAR.
L’offerta statunitense deve però scontrarsi con il Rafale che è già operato dall’Aeronautica indiana ma gli statunitensi fanno leva sulla maggiore rapporto costo/prestazione dell’F/A-18 aprendo la possibilità all’India di sviluppare capacità per la manutenzione del velivolo.
Inoltre, l’F/A-18 Block III Super Hornet è motorizzato con un propulsore General Electric F-414 che fa parte della medesima famiglia di quello installato sul Tejas o LCA (Light Combat Aircraft).