Nord America
L’US Army a partire dal prossimo anno inizierà a sottoporre a prove munizioni iper veloci per sistemi di artiglieria.

Lo sviluppo e la sperimentazione dureranno circa tre anni ed avranno lo scopo di permettere al US Army di valutare la fattibilità ed i costi di questa tecnologia al posto di missili considerati più costosi e con tempi di realizzazione più lunghi.
Di tale attività sarà incaricato il Fires Center of Excellence di Fort Sill, in Oklahoma che valuterà anche la possibilità di impiegare il munizionamento iper veloce con un nuovo sistema di caricamento automatico, oggi allo studio, che sarà adottato per il successore del M109A7 Paladin.
Foto credit @BAE Systems
Centro America e Sud America
In Brasile è tutto pronto per il varo alla presenza del Presidente Lula della fregata leggera, Tamandarè, la prima di 4+4 unità multiruolo destinate alla Marinha do Brasil.

Il programma originario prevedeva la realizzazione di quattro unità; recentemente, la Marinha ha annunciato piani per la costruzione di altre quattro fregate di questa classe.
Immagine credit @Marinha do Brasil
Europa
Elbit Systems ha comunicato di essersi aggiudicata un contratto del valore di circa 130 milioni di dollari per la fornitura di sistemi di protezione attiva Iron Fist (APS) a BAE Systems Hägglunds.

I sistemi saranno installati sul CV90 Infantry Fighting Vehicle (IFV) come parte di un programma di un Paese europeo.
Il contratto sarà eseguito in un periodo di cinque anni e mezzo. L’Iron Fist è un sistema avanzato di difesa che fornisce una protezione a 360 gradi contro minacce anticarro come razzi anticarro, missili, droni e munizioni vaganti.
Foto credit @Elbit Systems
Gli Stati Uniti hanno approvato la possibile vendita militare estera (FMS) alla Norvegia del valore di 580 milioni di dollari di sistemi M142 HIMARS.

Si tratta di 14 sistemi M142 HIMARS con 100 pod M57 per missili balistici tattatici a corto raggio ATACMS, 15 pod M30A2 con testata alternatica e 15 pod M31A2 con testata unitaria.
Foto credit @US Army
In Russia per il quarto giorno consecutivo continua l’offensiva ucraina mentre Mosca tenta di tappare le falle, inviando rinforzi, con spostamenti di mezzi e truppe anche dalle aree occupate in Ucraina.

Un convoglio russo di rinforzi costituito da una quindicina di mezzi è stato individuato e pesantemente colpito dai mezzi delle Forze Armate Ucraine, con sensibili perdite di uomini e mezzi da parte russa.
La centrale di pompaggio del gas di Sudzha nel oblast di Kursk, l’impianto che permette alla Russia di inviare gas in Europa, è passata sotto il controllo ucraino come evidenzia una foto di personale delle AFU nella struttura.
Per la seconda volta in pochi giorni in presidente Vladimir Putin ha presieduto una riunione con i membri del Consiglio di sicurezza russo presso una residenza fuori Mosca, non al Cremlino.
Tra i presenti vi erano il capo del consiglio, Sergei Shoigu, ed il ministro della Difesa russo Andrei Belousov.
Da segnalare che RosAtom, l’organizzazione russa che gestisce il nucleare civile russo, ha comunicato di aver ridotto il personale in servizio della centrale presso Kursk, stante la situazione in atto.
Foto via social network
Africa
Dopo mesi di sostanziale immobilità, torna al centro dell’attenzione la situazione in Libia con movimenti militari delle unità sotto il controllo del maresciallo Haftar, delle milizie di Misurata ed altre che hanno iniziato a muovere verso Ghadames al comando di Osama Juweili, vicino al confine con l’Algeria, e Shweirif, nella Libia sudoccidentale.

La mossa di Haftar e di Osama Juweili sembra superare lo stato di armistizio del 2020 e pare più di un campanello di allarme per la Tripolitania ed il Governo di Tripoli.
Da parte sua il Governo di Tripoli ha messo in stato di massima allerta le forze armate a sua disposizione ordinando di aumentare il livello di prontezza per respingere qualsiasi possibile attacco. Nella capitale si segnalano sporadici scontri tra opposte fazioni.
Foto di repertorio via social network
Medio Oriente
Nell’incandescente area medio orientale si segnala l’apertura di Israele ad intavolare trattative con Hamas relative la liberazione degli ostaggi ancora in mano ai palestinesi in cambio di una tregua; la trattativa è sostenuta dal Dipartimento di Stato di Washington, Egitto e dal Qatar e vede all’opera i Servizi di sicurezza israeliani.

La nuova tornata di colloqui dovrebbe tenersi a Doha, capitale del Qatar, o in Egitto; si attendono novità in merito nelle prossime ore.
A seguito del assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran la scorsa settimana, l’Iran ha promesso di rispondere militarmente; peraltro, pare che non vi sia piena sintonia di intenti tra le autorità religiose-politiche e quelle militari sulle finalità di questa risposta, perché si teme un’azione israeliana su larga scala difficilmente contrastabile, con l’appoggio statunitense.
Foto via social network
Estremo Oriente, Australia ed Oceania
Nel ambito del accordo tra Washington e Tokyo per la collaborazione e cooperazione nella produzione dei missili antiaerei ed antimissile Patriot, l’Amm.ne Biden starebbe facendo pressioni sul Governo Giapponese affinché Mitsubishi Heavy Industries, licenziataria per la costruzione dei MiM-104 per le esigenze interne nipponiche, raddoppi o triplichi il quantitativo annuale di missili allestiti.

Secondo quanto riporta la stampa nipponica, dagli attuali trenta missili prodotti annualmente, MHI avrebbe proposto di raddoppiarne il quantitativo, sostenendo la difficoltà ad ottenere determinate componenti dai fornitori statunitensi; da parte sua il Governo Statunitense preme affinché i missili prodotti in Giappone siano almeno cento l’anno, sottolineando che la parte in eccedenza potrebbe essere assorbita dal US Army.
Foto credit @NATO
Il Governo di Canberra ha raggiunto un nuovo accordo sulla tecnologia nucleare con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, definito come un “passo molto significativo lungo il … percorso” verso l’adozione di una flotta di sottomarini da attacco a propulsione nucleare (SSN).

L’accordo concluso permetterà il trasferimento di apparecchiature e tecnologie nucleari all’Australia per allestire la flotta di SSN e rappresenta l’ultimo di una serie di accordi stretti nel ambito del patto di sicurezza AUKUS del 2021 tra Canaberra, Washington e Londra.
L’Australia che non dispone di SSN, provvederà in un primo tempo ad acquistare sottomarini di seconda mano della classe Virginia dagli Stati Uniti e poi sviluppare, insieme a Regno Unito e Stati Uniti, una nuova flotta di sottomarini d’attacco a propulsione nucleare utilizzando la tecnologia sviluppata da Rolls Royce e BAE Systems.
Immagine credit @BAE Systems
Negli Stati Uniti a Marietta, Lockheed Martin ha ufficialmente consegnato alla Royal New Zealand Air Force il primo di cinque C-130J-30 di nuova produzione.

Per quasi sessant’anni, i C-130H della Royal New Zealand Air Force (RNZAF) hanno servito come risorse essenziali di primo intervento per la Nuova Zelanda e l’intera regione dell’Indo-Pacifico.
Gli equipaggi del 40 Squadron situato presso la base RNZAF di Auckland, Whenuapai, opereranno sui nuovi C-130J-30 Super Hercules. Presso la stessa base vi sarà il centro di addestramento con simulatori e la struttura di supporto tecnico e logistico dei Super Hercules.
Foto credit @Lockheed Martin – Thinh D. Nguyen