Una squadriglia formata da tre bombardieri Tu-22M3, Backfire-C” per la NATO, dell’aeronautica russa è atterrata lo scorso 24 maggio nella base russa di Humayimim in Siria.
Trattasi del primo dispiegamento operativo dei Backfire in Siria. Infatti, i Backfire sui cieli siriani, fino ad oggi, hanno sempre operato proveniendo direttamente dalle basi site in Russia.
E’ probabile che la presenza dei bombardieri russi in Siria sia correlata anche alla missione operativa attraverso il Mar Mediterraneo intrapresa dal Carrier Strike Group 21 a guida britannica, oltre in funzione anti NATO, ripristinando le attività aeronavali nel Mediterraneo che all’epoca erano svolte dall’Unione Sovietica.
Il Backfire C è la versione ammodernata del TU-22M e dispone di un sistema avionico migliorato, con nuovo radar, sistema del controllo di volo completamente digitale, nuovi sistemi di comunicazione e navigazione, sistema di gestione dell’armamento migliorato ed autonomia aumentata.
ll bombardiere può essere armato con il missile standoff Kh-32.
Da notare che la base di Humayimim è stata recentemente sottoposta a lavori di ristrutturazione con allungamento e rifacimento delle piste. Ora è in grado di ospitare ed operare qualsiasi aereo russo, compresi i Tu-95 ed i TU-160 “Blackjack”.
insieme alla base navale di Tartus, la cui concessione di recente è stata rinnovata per i prossimi novantanove anni con il governo di Damasco, la base aerea di Humayimim rappresenta la volontà russa di mantenere una presenza aeronavale permanente nel Mar Mediterraneo.
Peraltro, Mosca non demorde dall’idea di ottenere altre basi nel bacino ed ha colloqui in atto in tal senso con l’Algeria.
Da segnalare che recentemente sembrano essere naufragati i progetti russi di aprire una base navale nel Mar Rosso, in Sudan, a causa del ripensamento del governo di Khartoum in un primo tempo favorevole a concedere l’autorizzazione necessaria.
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