Ad inizio Agosto di quest’anno, come noto, è stato siglato dal Ministero della Difesa con il Consorzio Iveco-OTO Melara (CIO) un contratto del valore di 848,8 milioni di euro per la fornitura all’Esercito Italiano di 90 carri C2 Ariete con un’opzione per ulteriori 35 esemplari.
I mezzi, un sostanziale aggiornamento del C1 Ariete attualmente in servizio e prodotto del programma noto come AMV ( Aggiornamento Mezza Vita ), saranno consegnati ai reparti a partire dal 2025 ad un ritmo previsto di poco più di 20 all’anno, con il termine delle consegne indicato attualmente al 2029.
Come annunciato dalla Difesa e dal CIO, main contractor nell’ambito del programma, il nuovo C2 disporrà di significativi miglioramenti rispetto al carro attualmente operativo con l’Esercito Italiano.
In particolare, il vecchio motore turbodiesel FIAT V-12 MTCA da 1270 cavalli sarà aggiornato al nuovo powerpack IVECO Common-Rail capace di generare 1500 cavalli, andando a mitigare uno dei principali difetti del mezzo.
Il vecchio apparato propulsivo, infatti, era stato pesantemente criticato per le scarse performance e per la potenza insufficiente, come provato sul campo durante l’Operazione Antica Babilonia.
Ad accompagnarlo vi sarà anche la nuova trasmissione, totalmente automatica, con quattro marce avanti e due indietro e sistemi di sterzata e ritardatore idraulici, nonché nuove sospensioni ed una cingolatura leggermente più larga, per migliorare la mobilità off-road.
Per quanto riguarda la protezione, saranno installati il kit per la protezione contro le mine MPK e nuove corazzature aggiuntive laterali basate sul modello PSO utilizzato in Iraq ma che, a causa del motore sottodimensionato, non fu mai adottato di serie.
Attualmente, non risultano prese decisioni in merito all’adozione di sistemi di protezione attiva (APS) che, se attivati, contribuiscono a difendere i carri armati da missili e razzi in arrivo, intercettandoli prima dell’impatto.
Anche la protezione della torretta, specialmente quella laterale, sarà aumentata grazie all’installazione di appositi armor-pack.
Inoltre gli altri sistemi saranno revisionati totalmente, partendo dal sistema frenante ed arrivando al nuovo impianto antincendio anti-esplosione e protezione NBC.
Sotto il profilo dei sistemi, invece, Leonardo fornirà molti dei sistemi impiegati sulla blindo Centauro II, il cui sviluppo è stato sfruttato anche per l’Ariete C2.
La torretta disporrà di nuovi asservimenti totalmente elettrici mentre saranno sostituiti anche i sistemi di sorveglianza e tiro, unitamente ad un nuovo sistema di controllo del fuoco. Infatti, il capocarro ed il cannoniere riceveranno i nuovi sistemi di visione/tiro con camera termica di 3a generazione Attila D e Lothar SD, anch’essi mutuati dalla Centauro II per favorire la comunanza fra le due linee.
Completano l’aggiornamento nuovi sistemi di comando e controllo, apparati radio, l’interfono digitale e capacità SATCOM che consentono l’integrazione del Carro Armato nel sistema netcentrico dell’EI, favorendo le comunicazioni con la fanteria e le altre unità sul campo di battaglia. L’Ariete C2 adotterà un computer balistico all’avanguardia che insieme al nuovo servosistema elettrico della torretta consentono tiri precisi in movimento contro bersagli statici ed in movimento.
Nessuna novità sul fronte dell’armamento principale, che rimane affidato al cannone OTO da 120/44 mm basato sul celeberrimo pezzo Rheinmetall, in grado di utilizzare pressoché tutto il munizionamento standard NATO, a differenza del British Army che per il Challenger 3 e lo Svenska Armén per gli Stridsvagn 122 (versione svedese del Leopard 2A5/A6) che hanno optato per il cannone da 120/55 mm sempre di Rheinmetall per ammodernare i loro carri armati.
Sarà invece migliorato l’armamento secondario con l’aggiunta di una mitragliatrice da 12,7×99 mm in ralla (attualmente preferita alla RWS), sempre sulla falsariga dell’esperienza maturata dal C1 Ariete PSO durante le operazioni in Medio Oriente.
Il mezzo, al termine dell’aggiornamento, dovrebbe raggiungere un peso massimo di circa 62,5 tonnellate con un aumento sensibile rispetto alle circa 54 tonnellate della versione standard C1 Ariete.
Tutt’altro che chiaro, invece, come l’aggiornamento del mezzo si posizionerà nell’ambito della ormai ampiamente confermata intenzione dell’EI di acquistare carri Leopard 2 A7/A8, come annunciato anche in sede Istituzionale dallo stesso Ministro della Difesa e dai suoi Sottosegretari.
In quest’ottica, interessante è la formula del contratto siglato ad agosto, con 90 mezzi finanziati ma 35 solamente in opzione.
Certamente, l’EI e la Difesa sono giunti alla conclusione di non poter attendere oltre il nuovo MBT, sia esso MGCS od altro, facendo affidamento su un mezzo limitato e già anziano come l’Ariete, in servizio da ormai oltre un quarto di secolo e mai ammodernato.
Le uniche indicazioni in questo senso sono arrivate dal Sottosegretario On. Rauti, che ha parlato del Leopard 2 come di un mezzo che andrà ad affiancare e sostituire gli Ariete per poi attendere l’entrata in servizio del suo successore, presumibilmente fra ben oltre quindici anni.
Foto @Consorzio Iveco-OTO Melara