Il Governo canadese ha disposto la cancellazione delle forniture militari e di tecnologie annesse alla Turchia.
Nel 2020 Ottawa aveva disposto la sospensione delle forniture poiché era emerso che componentistica canadese era stata impiegata da sistemi d’arma di fabbricazione turca nel conflitto che ha visto contrapporsi l’Azerbaijan all’Armenia per il controllo della regione del Nagorno Karabakh.
A seguito di quel provvedimento, era stata disposta un’inchiesta per appurare i fatti e per ottenere dati certi ed inconfutabili sull’impiego di tecnologie canadesi in quel conflitto.
Il Canada ha contestato e contesta alla Turchia le finalità di uso finale delle tecnologie vendute; infatti Ottawa non autorizza Ankara a cederle a terzi ed all’impiego al di fuori dell’alleanza NATO.
Inoltre, il Governo canadese nell’ambito dell’inchiesta ha potuto appurare che le tecnologie sono state impiegate anche in Siria e in Libia.
Pertanto, è stata disposta la cancellazione di una trentina di permessi di vendita di sistemi e/o tecnologie canadesi alla Turchia. Nel 2019 le esportazioni militari canadesi verso la Turchia avevano raggiunto il valore di circa 100 milioni di euro (150 milioni di dollari canadesi).
Il maggior impiego di sistemi e tecnologie canadesi da parte dei Turchi è stato finora attuato a bordo degli uav/uas messi a punto dall’industria aeronautica di Ankara, largamente impiegati nei conflitti nell’area caucasica, siriana e libica.