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lunedì, Maggio 29, 2023

Capacità antimissile e difesa aerea avanzata per le Forze Armate Italiane

Nella terza decade del mese di settembre sono approdati in Parlamento, alle Commissioni Difesa della Camera dei Deputati e del Senato i programmi relativi l’ammodernamento ed il rinnovamento dei sistemi missilistici di difesa aerea PAAMS e dei radar LRR nonché l’ammodernamento, rinnovamento e potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica a protezione del territorio nazionale e dell’Alleanza atlantica ed a garantire la protezione di teatro alle forze schierate in aree di operazione.

Trattasi di programmi decisamente importanti per la Difesa italiana, e non solo, che riguardano l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano e la Marina Militare.

PAAMS e radar LRR

Il primo programma riguarda l’ammodernamento ed il rinnovamento dei sistemi missilistici di difesa aerea Principal Anti Air Missile System (PAAMS) e dei radar associati Long Range Radar (LRR) del tipo Early Warning per la sorveglianza a lunga distanza installati sulle Unità classe Orizzonte (Nave Andrea Doria e Nave Caio Duilio).

Il Programma PAAMS (Principal Anti Air Missile System) trae le sue origini nel 1996 come programma di cooperazione tra Francia, Regno Unito e Italia per lo sviluppo e la produzione di sistemi navali per la Difesa aerea.

Il programma faceva seguito al programma di cooperazione FSAF (Family of Systems Surface-Air Future) avviato nel 1988 come programma di cooperazione tra Francia e Italia per lo sviluppo, la produzione ed il mantenimento in servizio di una famiglia di sistemi missilistici, per impieghi terrestri e navali.

Successivamente, nel 2012, i due programmi (FSAF-PAAMS ) furono unificati sotto l’egida dell’Agenzia europea OCCAR.

La « Famiglia » di sistemi missilistici superficie/aria futuri (FSAF) è stata sviluppata verso la fine degli anni Ottanta del secolo scorso allo scopo di sostituire, a partire dal 2007, il sistema missilistico di difesa aerea HAWK, allora in uso con l’Esercito Italiano e l’Armèe de Terre francese, con un nuovo sistema antiaereo ed antimissile di concezione avanzata (SAMP-T) nonché con un sistema navale a medio raggio (SAMP-N) che, successivamente, si è evoluto nel PAAMS, destinato ad armare la classe di Fregate antiaeree Orizzonte (2 per la Marina Militare e 2 per la Marine Nationale).

La « Famiglia » è composta da tre sistemi basati su blocchi di base comuni: il primo è un sistema navale di difesa di punto, chiamato SAAM (Superficie Aria Anti Missile); il secondo è un M-SAM (missile superficie aria media portata) navale, di difesa di area confluito nel programma PAAMS (Principal Anti Air MissileSystem); il terzo, infine, è un sistema terrestre antiaereo a medio raggio, chiamato SAM-P-T (Superficie Aria Media Portata Terrestre).

Il PAAMS può utilizzare la doppia munizione Aster (A30 + A15) per la difesa di area locale e difesa di punto. Prevede due versioni di radar multifunzionale: EMPAR o European Multifunction Phased Array Radar di tipo passivo installato sulle navi HORIZON francesi ed Italiane (Andrea Doria e Caio Duilio ) ed il SAMPSON, un Phased Array Radar di tipo attivo per le fregate Type 45 o classe Daring (UK).

Nuove capacità di scoperta ed ingaggio di bersagli veloci

Riguardo alla finalità operativa, lo Stato maggiore della Difesa, nella relazione allegata allo schema di decreto sottoposto al esame del Parlamento, nel sottolineare l’esigenza di ammodernamento degli attuali sistemi di difesa antiaerea presenti nelle unità navali Andrea Doria e Caio Duilio indica, altresì, l’esigenza di acquisire capacità sempre più avanzate nella scoperta e nel contrasto di bersagli particolarmente veloci (velocità supersonica elevata), come ad esempio i missili balistici intermedi e intercontinentali, chiamati anche missili strategici in grado di colpire obiettivi molto distanti (Strategic Ballistic Missile, Sbm).

Ammodernamento dei sistemi PAAMS di Nave Andrea Doria e Caio Duilio

Nello specifico, il programma fa riferimento al rinnovamento e ammodernamento di 2 sistemi missilistici PAAMS (compresivi dei 2 radar multi funzione MFR), installati sulle Unità navali Andrea Doria e Caio Duilio, navi costruite tra il 2000 al 2010 nell’ambito di un programma congiunto tra Fincantieri e Naval Group, con una lunghezza “fuori tutto” di 153 metri, una larghezza massima di 20,3 metri ed un dislocamento a pieno carico di circa 7.770 tonnellate, in grado di raggiungere una velocità di 29 nodi ed un’autonomia di circa 7000 miglia marine (alla velocità di 18 nodi), il cui compito principale è la difesa antiaerea (e antimissile) della flotta con il sistema missilistico integrato PAAMS, capace (grazie all’ausilio del radar EMPAR) di tracciare simultaneamente fino a dodici bersagli e di impiegare i missili superficie-aria Aster 15 ed Aster 30 dai lanciatori verticali VLS Sylver A50 installati in 6 moduli, ognuno dei quali composto da 8 A50 per un totale di 48 esemplari per nave (vi è la possibilità di installare altri due moduli in caso di necessità).

Il sistema missilistico antiaereo PAAMS è composto da lanciatore verticale Sylver A50, un Radar multi-funzionale EMPAR e da un Radar a lunga portata LRR S-1850 M.
In particolare l’European Multifunction Phased Array Radar (EMPAR) è un radar navale multifunzione di ultima generazione per navi di tonnellaggio medio-alto L’EMPAR può simultaneamente svolgere compiti di sorveglianza aerea a medio raggio e rilevamento tridimensionale, tracciamento di bersagli multipli e guida dei missili antiaerei per l’uplink dei dati.

Aster è una famiglia di missili antiaerei superficie/aria costruiti da Eurosam, un consorzio Europeo
formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. La famiglia è composta da due varianti Aster 15
con gittata di 30 km e Aster 30 con gittata di 120 km. I missili Aster sono progettati per essere
utilizzati sia da unità navali che da lanciatori terrestri. Aster è un missile in grado di intercettare
minacce quali AEREI, UAV, missili balistici, missili da crociera e missili anti-nave a distanze fino a
120 km.

Finalità del programma

Le attività oggetto del programma in esame riguardano, in particolare:

a) l’ammodernamento e/o la sostituzione dei sensori radar EMPAR e LRR S1850-M. Tale intervento è finalizzato al mantenimento della capacità di difesa di area contro le minacce aere e missilistiche (Air Breathing Threats ABT) almeno sino al 2035, in linea con la vita operativa delle Unità navali CL Orizzonte;

b) l’adeguamento tecnologico dei sensori al fine di assicurare una capacità antibalistica navale nazionale (MBDA) con particolare riferimento al contrasto di missili di teatro (Theatre Ballistic Missile, Tbm) e di missili intermedi e intercontinentali,(Strategic Ballistic Missile, Sbm).

Nella relazione dello Stato maggiore della Difesa si precisa che l’attività di adeguamento in esame dovrà consentirà di allineare l’ammodernamento a livello di attuatore (Aster 30 BlNT EC). Si precisa, inoltre, che il programma è in linea con il programma pluriennale, relativo allo sviluppo e produzione di n. 5 sensori di sorveglianza e ingaggio Kronos Gran Mobile High Power (GM HP), sul quale la Commissione difesa della Camera e del Senato già hanno espresso parere favorevole nell’attuale legislatura.

L’importo finanziario del programma

Come precisato nel DPP 2021-2023 (cfr. pag.63) l’acquisizione dei radar per le Unità Navali è di previsto finanziamento, sul bilancio del Ministero dello Sviluppo Economico per mezzo delle risorse recate dal fondo di cui all’art.1 co.14 della LdB 2020 per 367,82 M€, sul bilancio del Ministero della Difesa per mezzo delle risorse recate da capitoli “a fabbisogno” per 134,32 M€.

Il costo complessivo del programma, secondo quanto previsto nel DPP DPP 2021-2023 é pari a 502,14 milioni di euro. In relazione ai costi del programma si segnala che lo schema di decreto in esame dà conto di una ulteriore tranche, del costo di 137,86M€, finalizzata all’estensione temporale del sostegno tecnico-logistico e subordinata all’identificazione delle necessarie risorse a valere su distinti strumenti finanziari. Pertanto, per lo schema di decreto in esame il costo complessivo del programma è dunque pari a 640 milioni di euro.

Potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica in ambito NATO

Il secondo programma pluriennale in esame è volto all’ammodernamento, al rinnovamento e al
potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica, anche in vista di un suo rafforzamento nel più generale sistema di difesa missilistico integrato dell’Alleanza (NATO integrated air and missile Defence IAMD).

La difesa aerea e missilistica integrata dell’Alleanza (Integrated Air and Missile Defence -Iamd) persegue l’obiettivo di proteggere sia il territorio europeo, sia le forze alleate dispiegate nei teatri
operativi, da missili balistici a corto e medio raggio. È ritenuta uno dei pilastri per il perseguimento della Collective Defence, di cui fa parte integrante la NATO Ballistic Missile Defence Bmd), costituita dai sensori e dai sistemi missilistici che i Paesi Membri offrono quale contributo nazionale.
Punti di riferimento della Bmd alleata in Europa sono lo European Phased Adaptive Approach (Epaa), statunitense, con il sistema americano Aegis Ashore schierato in Romania e le navi Aegis per la Bmd stazionate nelle acque spagnole.
Il sistema radar della Iamd si trova in Turchia, e l’infrastruttura di comando e controllo in Germania.

L’iniziativa europea TWISTER

L’Ue contribuisce alla difesa missilistica dell’Europa con il progetto Timely Warning and Interception with Space-based TheatER surveillance (Twister), nel quadro della Permanent Structured Cooperation (Pesco), la cooperazione strutturata permanente in materia di difesa. Twister svilupperà entro il 2030 un intercettore europeo endo-atmosferico multi-ruolo, capace di rispondere tanto a obiettivi convenzionali come aerei da caccia di prossima generazione, quanto a minacce provenienti da missili balistici di manovra con distanze intermedie, missili da crociera ipersonici o supersonici, alianti ipersonici.

Per quanto concerne l’Italia i più importanti sistemi di difesa missilistica includono il Samp/t, sviluppato attraverso un programma congiunto con la Francia, il Paams, frutto della cooperazione con Parigi e Londra, e il Saam/ Esd (Surface Anti-Air Missile/Extended Self Defence), utilizzato sulle Fregate europee multi-missione Fremm. Il sistema Camm-er (Common Anti-air Modular Missile Extended Range) è invece attualmente in fase di acquisizione.

Esercitazione NATO At-Sea Demonstration/Formidable Shield 21 (ASD/FS 21)

Lo scorso maggio, presso il poligono del Ministero della Difesa britannico alle isole Ebridi, ad ovest della Scozia, ha avuto luogo l’esercitazione navale dell’Alleanza Atlantica per la difesa aerea e missilistica integrata, denominata At-Sea Demonstration/Formidable Shield 21 (ASD/FS 21), la principale esercitazione NATO di difesa aerea e anti-missile condotta dal Comando NATO TRIKFORNATO (Naval Striking and Support Forces NATO) ed organizzata dalla Sixth Fleet della US Navy.

foto Marina Militare

A tale esercitazione hanno preso parte dieci Nazioni dell’Alleanza, ed in particolare Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno inviato navi, aerei ed assetti di terra che s’addestrano in due aree operative congiunte che coprono il Nord Atlantico. Scopo dell’esercitazione è stato quello di dimostrare l’interoperabilità delle Forze dell’Alleanza in un ambiente IAMD congiunto navale con tiri reali contro missili balistici ed antinave da crociera, sfruttando le strutture di sorveglianza e comando e controllo della NATO.

Nel corso delle operazioni le unità navali hanno avuto modo di utilizzare diversi sistemi di fuoco: dal tiro con munizioni Dart (Driven Ammunition Reduced Time of Flight), passando per i missili Standard-2, gli Evolved Sea Sparrow Missile (ESSM), sino agli Aster 15 e 30 utilizzati contro vari bersagli, inclusi droni supersonici lanciati da terra (tipo GQM-163A). Nel corso dell’esercitazione è stato intercettato un missile balistico a medio raggio da parte di un cacciatorpediniere classe Arleigh Burke dell’US Navy utilizzando un missile Standard SM-3.

Presente e futuro della difesa aerea missilistica italiana

Il contributo dell’Italia nell’ambito della difesa aerea missilistica integrata si esplica essenzialmente attraverso i sistemi missilistici di difesa antimissile e antiaerea acquisiti dall’Italia nell’ambito del programma FSAF/PAAMS (Famille de Systèmes Surface-Air Futurs/Principal Anti Air Missile System).

Artiglieria Controaerei - Esercito Italiano
foto Esercito Italiano

Nello specifico si tratta di: 5 batterie SAMP/T (Sol-Air Moyenne-Portée/Terrestre) in dotazione al 4°
Reggimento artiglieria contraerei stanziato a Mantova, a cui si aggiunge una sesta batteria non operativa in quanto incompleta di alcune componenti ed usata a fini addestrativi (Esercito italiano); un sistema SAAM/IT su Nave Cavour e due sistemi PAAMS sulle Unità Navali Classe Orizzonte le navi Duilio e Doria (Marina Militare); missili Aster 15 e Aster 30 (Esercito Italiano gli Aster 30 e Marina Militare entrambi).

Il programma CAMM-ER

Per quanto riguarda le future disponibilità della Difesa, si ricorda che nella corrente legislatura le
Commissioni difesa della Camera e del Senato hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 35/2019, relativo allo sviluppo e alla omologazione di un sistema di difesa aerea di corto/medio raggio (Atto n.
122).

foto MBDA

Il programma, finalizzato all’ammodernamento e al rinnovamento della capacità di Difesa aerea nel corto-medio raggio, attraverso lo sviluppo e l’omologazione del missile munizione CAMM-ER (Common Anti-air Modular Missile – Extended Range) e la sua integrazione in taluni sistemi dell’Aeronautica militare e dell’Esercito, dovrebbe concludersi nel 2023 per un costo complessivo del programma pari a 95 milioni.

La munizione CAMM – ER è definita dalla Difesa come particolarmente efficace contro minacce aeree tipo intercettatori, cacciabombardieri, elicotteri, UCAV e UAV, missili antiradiazione, missili subsonici e supersonici. Rispetto ai sistemi attualmente in uso, il nuovo sistema d’arma risulterebbe possedere distanze di intercetto superiori con conseguente incremento delle capacità di ingaggio rispetto ai sistemi di difesa Aspide in servizio con l’Esercito e l’Aeronautica Militare, giunti ormai alla fine della vita operativa.

Ammodernamento di mezza vita per gli Aster 15-30 ed acquisizione del Aster 30 B1-NT

Lo Stato Maggiore della Difesa indica che la costante evoluzione della minaccia rende necessari ulteriori interventi di sviluppo evolutivo dei sistemi di sorveglianza e ingaggio (radar), dei sistemi di comando e gestione e degli attuatori del contrasto attivo (missili). Nello specifico, si tratta di interventi volti all’incremento capacitivo degli assetti già in inventario e, contemporaneamente, dell’ampliamento quantitativo delle capacità, tramite l’acquisto di nuovi assetti.

In particolare, il programma in oggetto riguarda:
-lo sviluppo tecnologico dei sistemi terrestri con incremento del perimetro capacitivo, grazie alla capitalizzazione della fase di sviluppo del missile Aster 30 B1-NT ed al massimo sfruttamento del nuovo radar Kronos che, nell’ambito delle batterie SAMP/T dell’Esercito, svolgerà la funzione di sorveglianza e ingaggio (è stata approvata l’acquisizione di 5 esemplari per le altrettante batterie SAMP/T);
-l’ammodernamento dei sistemi terrestri in inventario, con la realizzazione di interventi specifici e la sostituzione di alcuni moduli pregiati (inclusa la fornitura del supporto logistico);
-l’ammodernamento del parco missili (con l’acquisto dei kit MLU-Mid Life Update per l’ammodernamento di mezza vita dei missili Aster 15 e Aster 30 già in inventario) e l’acquisto dei nuovi missili Aster 30 B1-NT;
-il completamento della sesta batteria dell’Esercito (da utilizzarsi anche a fini addestrativi interforze);
-l’acquisto di almento 5 batterie SAMP/T (allo standard New Generation) per l’Aeronautica Militare;
-l’implementazione di funzionalità aggiuntive in via di definizione finale.

SI VIS PACEM PARA BELLUM""": IL CERVELLO DELLA PORTAEREI CAVOUR E' IL  C.M.S. (Combat Management System)
Foto Militarypedia

Pertanto, in base a questo programma, l’Esercito riceverà missili ammodernati Aster 30 MLU e missili di nuova produzione Aster 30 B1-NT per armare 6 batterie operative, l’Aeronautica acquisirà nuove capacità operative grazie a missili di nuova produzione Aster 30 B1-NT per almeno 5 batterie, mentre la Marina otterrà per le due unità classe Orizzonte (Doria e Duilio) Aster 15 MLU/Aster 30 MLU frutto dell’aggiornamento dei missili esistenti e Aster 30 B1-NT di nuova produzione, per le 8+2 unità classe FREMM missili Aster 15 MLU/Aster 30 MLU ed, infine, per nave Cavour missili Aster 15 MLU per l’impiego del sistema SAAM/IT con VLS Sylver A43. Al momento non si fa riferimento ai Pattugliatori Polivalenti d’Altura che nelle varianti Light Plus e Full sono armati con due VLS A50 per complessivi 16 missili.

I costi del programma

Il costo complessivo del programma è stimato in 3.050 M€ al valore economico 2021, di cui:
-la prima tranche di 2.378,37 M€ sarà finanziata sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della Difesa (capitolo 7120-03) per 1.693,97 M€ e sul bilancio del MISE per complessivi 684,4 M€ (di cui 200 M€ sulle risorse del Fondo ex art. 1 co. 140 della legge n. 232/2016 e 484,4 M€ sulle risorse del Fondo ex art. 1 co. 14 della legge n. 169/2019);
-le tranche successive, per previsionali ulteriori 671,63 M€, con le quali si conseguirà il completamento della capacità, saranno contrattualizzate subordinatamente all’identificazione delle necessarie risorse anche a mezzo di preventiva rimodulazione/revisione di altre spese concordata con il Ministero dell’economia e delle finanze. Ad ogni modo, gli interventi finanziati con la prima tranche presentano carattere di auto-consistenza.

L’onere previsionale complessivo del programma prevede la fornitura del supporto logistico dei sistemi, per mezzo di specifici contratti di In Service Support, fino al 2035.

Il ruolo di OCCAR e l’impegno per il nostro comparto industriale

Le acquisizioni relative al programma avvengono ricorrendo all’Agenzia internazionale europea OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’Armement).

Il Prime Contractor che interfaccia contrattualmente con OCCAR è il Gruppo d’Interesse Economico EUROSAM, composto da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales Group (con quote del 33,3% ciascuno).

A MBDA Italia sono legate, come industrie itailane subcontraenti, AVIO (responsabile della produzione del booster dei missili) e SIMMEL Difesa (responsabile della produzione della testa di guerra dei missili). Leonardo Company è l’industria che sviluppa e produce i radar per i sistemi terrestri e navali e detiene una quota partecipazione nel capitale sociale di MBDA.

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