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Cerimonia del imbascamento per i nuovi Incursori della Marina Militare Italiana

Lo Stato Maggiore della Marina Militare Italiana ha comunicato che si è svolta nella storica fortezza del Varignano, sita  nel Comune di Porto Venere in provincia di La Spezia, la cerimonia di “imbascamento“, il conferimento dei brevetti da Incursore agli allievi del 74° corso ordinario: tredici sono i giovani che hanno superato l’intenso iter selettivo, raggiungendo l’ambitissimo traguardo suggellato dalla consegna del basco verde.

All’interno della prestigiosa struttura del Varignano si respira immediatamente quello spirito di disciplina, passione e rispetto che anima da sempre gli Incursori di Marina e che ritroviamo, oggi, immutato nell’impegno, nella tenacia e nella determinazione di questi giovani” – queste le parole del Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, On-le Matteo Perego di Cremnago, che ha espresso come sia necessario continuare ad approntare uno strumento militare funzionale e calibrato sulle ambizioni del nostro Paese, ammodernandolo e adeguandolo alle nuove esigenze: “Uno strumento che comunque non potrà prescindere dal valore della sua componente umana; non sono le tecniche o le tecnologie ad essere “speciali”, ma gli uomini e le donne che ne sanno fare un uso intelligente al servizio del Paese” – ha concluso il Sottosegretario.

L’Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, rivolgendosi ai neo brevettati, ha dichiarato: “Oggi cogliamo i pregiatissimi frutti dell’impegnativo iter che avete sostenuto, al termine di un percorso molto severo e selettivo. vi siete brevettati in 13, solo l’1% degli oltre 1300 candidati. Le vostre capacità saranno abilitanti per la Marina, in uno scenario complesso, mutevole e instabile, a tratti imprevedibile, dove siamo chiamati a supportare l’azione della Difesa esprimendo il meglio del nostro potenziale, a partire dalle nicchie d’eccellenza come voi siete”.

Il Contrammiraglio Massimiliano Rossi, comandante di Comsubin, ha invece rivolto “un sentito ringraziamento agli istruttori della Scuola Incursori e al personale del Raggruppamento, che hanno consentito di portare a conclusione un iter e un percorso formativo di altissimo livello e di grande impegno”.

La Marina Militare sottolinea che saranno molteplici i compiti che i neo ‘Arditi Incursori’, dovranno garantire nelle loro missioni in Patria ed in rischiosi teatri operativi all’Estero, sempre in difesa degli interessi strategici nazionali; nel silenzio delle loro identità, i tredici militari hanno ricevuto l’agognato brevetto, simbolo esclusivo dell’appartenenza a questo corpo d’élite, e che arriva dopo un durissimo periodo di addestramento dove hanno imparato ad agire negli ambienti e nelle tre dimensioni ove saranno chiamati ad operare, sotto la superficie del mare, in cielo ed a terra.

Fonte e foto @Marina Militare-Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione

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