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200120-N-NU281-1208 PEARL HARBOR (Jan. 20, 2020) PEARL HARBOR (Jan. 20, 2020) Family of late Ship's Cook 3rd Class Doris Miller unveil a plaque commemorating the future Navy ship, Ford-class aircraft carrier USS Doris Miller (CVN 81), at a Dr. Martin Luther King Jr. Day celebration event on Joint Base Pearl Harbor-Hickam. This will be the second ship named in honor of Miller, and the first aircraft carrier ever named for an African American and an enlisted Sailor. (U.S. Navy photo by Mass Communication 2nd Class Justin R. Pacheco)

Chi era Doris Miller, il primo marinaio afroamericano al quale sarà intitolata la quarta portaerei classe Kennedy?

Il Segretario alla Marina Thomas B. Modly durante l’African Americans of the Greatest Generation a Pearl Harbor tenutosi il 20 gennaio (il Martin Luther King Day – festa nazionale americana) ha dichiarato che la quarta super portaerei classe Jonh F. Kennedy CVN-81 sarà intitolata al marinaio Doris Miller.

La nascita

Doris Miller nacque a Waco, in Texas il 12 ottobre 1919. Venne chiamato Doris (che è un nome femminile) poichè l’ostetrica che assistette sua madre era convinta che il neonato fosse una femmina. Nel 1939 entrò nella U.S. Navy e completò con successo l’addestramento presso la Naval Station di Norfolk in Virginia come Mess Attendant Third Class (per saperne di più), uno dei pochi gradi aperti agli afroamericani.

Prestò servizio sulla nave da trasporto munizioni Pyro per poi essere trasferito nel settembre 1940 sulla corazzata classe Colorado West Virginia dove iniziò a praticare la box diventando il campione dei pesi massimi della nave (Miller era alto 1,91 metri e pesava più di 90 kg). Venne promosso Mass Attendant Second Class e dopo un breve periodo sulla Nevada tornò sulla West Virginia nell’agosto 1941.

Pearl Harbor

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Il 7 dicembre 1941 Miller era a bordo della West Virginia, ancorata a Pearl Harbor, quando dopo aver finito di servire la colazione si apprestava a raccogliere la lavanderia. Alle 7:57 l’aereo del Tenente Shigeharu Murata lanciò il primo dei nove siluri che colpirono la West Virginia. Miller si apprestò quindi a raggiunsere il suo posto di combattimento, una postazione di contraerea, salvo scoprire che era stata distrutta. Miller si mise quindi a rapporto quando il Tenente Comandante Doir C. Johnson notando il possente fisico gli ordinò di seguirlo per andare a soccorrere il Capitano Mervyn Bennion che era stato ferito all’addome da una scheggia. Bennion rifiutò di lasciare la nave continuando a dispensare ordini.

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Il Tenente Frederic White ordinò a Miller di aiutare lui e il marinaio Victor Delano a caricare due mitragliatrici Browning da 0.5 poste sul ponte di comando. Miller non aveva ricevuto l’addestramento necessario ma White e Delano lo istruirono. Miller oltre a caricare l’arma iniziò a sparare con la sopresa del Tenete White che non si aspettava tale intrapredenza.

Non era molto difficile. Ho solamente premuto il grilletto e ha funzionato benissimo. Ho visto gli altri con queste armi. Presumo di aver sparato per circa 15 minuti. Penso di averne preso uno di quegli aerei giapponesi.

Doris Miller

Finiti i colpi assieme al Tenente Claude Ricketts tornarono dal Capitano Bennion nel tentativo di portarlo a terra. Ormai privo di conoscienza morì poco dopo. Miller aiutò quindi i marinai feriti a salvarsi facendosi largo tra l’acqua e l’olio.

Navy Cross

Photo #: 80-G-408456  Doris Miller, Mess Attendant Second Class, USN (1919-1943)

Il 15 dicembre Miller venne trasferito sul cacciatorpediniere Indianapolis. Il 1 gennaio 1942 la Navy pubblicò un documento con i nomi dei marinai meritevoli di ricevere un riconoscimento per le azioni del 7 dicembre. Tra questi c’era un “unnamed negro” che il 12 marzo l’Associated Press indicò essere proprio Doris Miller. Il giorno seguente il Senatore James Mead avanzò la proposta di insignire Miller della “Medal of Honor”.

Miller divenne il “primo eroe americano della Seconda Guerra Mondiale” come indicato in una lettera firmata dal Segretario per la Marina Frank Knox. Malgrado le pressioni delle associazioni per i diritti degli afroamericani, l’11 maggio il Presidente Roosvelt concessa a Miller la “Navy Cross”.

Admiral Nimitz Awards the Navy Cross to SC2c Doris Miller

Il 27 maggio l’Ammiraglio Chester Nimitz, Comandante in capo della Flotta del Pacifico, appuntò personalmente sul petto di Miller l’onoreficienza. La Navy Cross era a quel tempo la terza più alta onoreficienza conferibile in tempo di guerra dopo la Medal of Honor e la Navy Distinguished Service Medal (il 7 agosto 1942 il Congresso mise la Navy Cross al di sopra della Distinguished).

For distinguished devotion to duty, extraordinary courage and disregard for his own personal safety during the attack on the Fleet in Pearl Harbor, Territory of Hawaii, by Japanese forces on December 7, 1941. While at the side of his Captain on the bridge, Miller, despite enemy strafing and bombing and in the face of a serious fire, assisted in moving his Captain, who had been mortally wounded, to a place of greater safety, and later manned and operated a machine gun directed at enemy Japanese attacking aircraft until ordered to leave the bridge.

Motivazione dell’onoreficienza

This marks the first time in this conflict that such high tribute has been made in the Pacific Fleet to a member of his race and I’m sure that the future will see others similarly honored for brave acts

Ammiraglio Nimitz

Ritorno come un eroe

Poster di David Stone Martin

Miller venne promosso a Mess Attendant First Class a partire dal 1 giugno 1942. Tra luglio e novembre Miller partecipò a diversi tour di promozione di bond di guerra. Nei mesi seguenti tenne presentazioni a Oakland, a Wako e presenziò al primo corso di marinai afroamericani presso la Great Lakes Naval Training Station in Illinois. Il 1 giugno 1943 avanzò fino al grado di Cook Third Class e venne imbarcato sulla portaerei di scorta Liscome Bay.

Alla sua figura l’artista David Stone Martin dedicò un poster per la campagnia di reclutamento della Marina del 1943.

L’affondamento della Liscome Bay

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USS Liscome Bay

Dopo un periodo di addestramento alle Hawaii la Liscome Bay prese parte alla Battaglia di Makin del 20 novembre 1943. Il 24 novembre la portaerei venne colpita da un siluro lanciato dal sommergibile giapponese I-175 che causò la detonazione della polveriera dove erano custodite le bombe degli aerei. In appena 23 minuti la Liscome Bay affondò portandosi con se 644 tra ufficiali e sottuficiali, traloro c’era anche Doris Miller.

I familiari del marinaio afroamericano vennero informati della scomparsa di Miller il 7 dicembre 1943, esattamente due anni dopo Pearl Harbor.

Oltre alla Navy Cross Miller venne insignito della Purple Heart, dell’American Defense Service Medal, dell’Asian-Pacific Campaign Medal e della World War II Victory Medal.

USS Miller

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USS Miller (FF-1091)

La CVN-81 non si è la prima nave della US Navy ad essere intitolata alla figura di Doris Miller. La fregata USS Miller (FF-1091) della classe Knox venne varata nel 1971 e decommissionata nel 1995 per essere venduta alla Turchia e successivamente affondata come bersaglio nel 2001.

Video: Looking Back at Doris MillerPearl Harbor Hero

Foto in copertina: 200120-N-NU281-1208 PEARL HARBOR (Jan. 20, 2020) PEARL HARBOR (Jan. 20, 2020) Family of late Ship’s Cook 3rd Class Doris Miller unveil a plaque commemorating the future Navy ship, Ford-class aircraft carrier USS Doris Miller (CVN 81), at a Dr. Martin Luther King Jr. Day celebration event on Joint Base Pearl Harbor-Hickam. This will be the second ship named in honor of Miller, and the first aircraft carrier ever named for an African American and an enlisted Sailor. (U.S. Navy photo by Mass Communication 2nd Class Justin R. Pacheco)

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