
Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha firmato il 21 dicembre l’accordo trilaterale con l’omologo inglese Ben Wallace e lo svedese Peter Hultkvist.
Il documento, chiamato Future Combat Air System Cooperation, prevede una collaborazione di tipo paritario tra i paesi ed apre la strada a quelli che saranno i Project Arrangement e la fase di Full Development che dovrebbe partire dal 2025.
Pieno accordo dunque tra le nazioni su come lavorare in modo corale, un primo passo per evitare che alcuni dei vecchi e tediosi problemi che si presentano in collaborazioni multinazionali possano portare ad una degradazione o peggio al fallimento del prodotto finale.
Tale accordo è la prosecuzione di quanto avviato a luglio 2019 con l’avvio delle trattative industriali tra i tre paesi.
L’Italia, seppur non abbia allocato fondi ad hoc per il programma, che ricade infatti nel capitolo Ulteriori Esigenze Prioritarie da Finanziare del documento programmatico difesa 2020-2022, ha aumentato lo stanziamento del programma Eurofighter.

Sono stimati circa 742 milioni di euro i fondi del programma Eurofighter utili a questo sviluppo ai quali si aggiungeranno ulteriori 760 milioni di euro nell’ambito delle sinergie intergovernative e con l’industria garantendo quindi il pieno soddisfacimento del fabbisogno nazionale per la fase di Ricerca e Sviluppo condotta con Regno Unito e Svezia.