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U.S. Army Soldiers, assigned to Task Force Guardian, 41st Infantry Brigade Combat Team (IBCT), 1-186th Infantry Battalion, Oregon National Guard, discuss security patrol operations during a security patrol stop in Somalia, on December 3, 2019. The 41st IBCT provides base security and force protection for Combined Joint Task Force-Horn of Africa personnel and partner U.S. forces deployed in Somalia. (U.S. Air Force photo by Tech. Sgt. Nick Kibbey)

Completato il ritiro delle truppe USA dalla Somalia

Una delle ultime azioni della presidenza Trump è ormai conclusa, le truppe statunitensi hanno completato le operazioni di ritiro dalla Somalia con circa 700 militari che sono stati distribuiti in altri paesi africani.

L’ordine di Trump è stato parecchio criticato a causa del difficile stato in cui versa lo stato africano sempre più stretto nella morsa degli estremisti di al-Shabaab strettamente legati con al-Qaida ed a poco più di un mese dalle elezioni politiche nazionali.

Le forze statunitensi erano infatti impiegate a supporto delle forze somale ed eseguivano anche azioni mirate contro le organizzazioni terroristiche.

Non è chiaro nel dettaglio quanti siano gli uomini coinvolti e quale sia la loro destinazione anche se diversi elementi fanno pensare ad un trasferimento verso Kenia e Gibuti.

Gli statunitensi hanno addestrato circa 1.000 militari della Danab, le forze speciali somale, ma il loro numero e capacità non è detto che sia sufficiente ad arginare i miliziani di al-Shabaab che potranno ora agire senza la preoccupazione degli americani.

Secondo quanto riportato al New York Times dal Colonnello Ahmed Abdullahi Sheikh, comandante della Danab tra il 2016 ed il 2019, il ruolo di consiglio ed assistenza degli Stati Uniti non sarà facile da sostituire.

Solamente tra luglio e settembre il Governo statunitense ha stimato in circa 440 gli eventi violenti in Somalia riconducibili ad azioni di al-Shabaab.

La situazione è ulteriormente esasperata dalla sempre più delicata situazione in Etiopia, guerra del Tigrè, che rischia di ridurre il contingente di 19.000 soldati dell’Unione Africana attualmente presente in Somalia.

Il Pentagono ha assicurato che continuerà la operazioni militari dall’esterno, mediante l’uso di velivoli a pilotaggio remoto.

Da non tralasciare il supporto di altre nazioni com il Qatar e la Turchia che mira ad addestrare quasi 10.000 soldati regolari anche se l’orizzonte non sembra di certo calmo nei dintorni di Mogadiscio.

Immagine di copertina: U.S. Army Soldiers, assigned to Task Force Guardian, 41st Infantry Brigade Combat Team (IBCT), 1-186th Infantry Battalion, Oregon National Guard, discuss security patrol operations during a security patrol stop in Somalia, on December 3, 2019. The 41st IBCT provides base security and force protection for Combined Joint Task Force-Horn of Africa personnel and partner U.S. forces deployed in Somalia. (U.S. Air Force photo by Tech. Sgt. Nick Kibbey)

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