Si è conclusa nei giorni scorsi, presso il poligono di Al Qalail in Qatar, l’esercitazione “NASR 2021”, organizzata dal Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto (COMFOTER di Supporto) e condotta dal Comando Artiglieria congiuntamente alle Qatar Emiri Land Forces (QELF).
Lo scopo dell’esercitazione è stato quello di verificare il livello di preparazione raggiunto dal Comando Artiglieria attraverso lo schieramento di un Joint Fire Support Element (JFSE) di Corpo d’Armata schierato fuori dal territorio nazionale.
Articolato in un Posto Comando principale, attivato a Bracciano dal Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito, e in uno avanzato dislocato in Qatar, il JFSE è risultato idoneo all’impiego del fuoco in supporto generale erogato dal 5° Reggimento Artiglieria Terrestre Lanciarazzi “Superga” e dal 1° e 3° Reggimento Artiglieria Terrestre (mon.) del Comando Truppe Alpine (COMALP).
Il JFSE ha inoltre coordinato le attività del 132° Reggimento Artiglieria “Ariete”, in supporto diretto alle forze di manovra. La condivisione dei sistemi di comando e controllo e di gestione del fuoco ripartiti funzionalmente a Bracciano, in Qatar e nel Poligono di Monte Romano secondo il concetto di Posto Comando distribuito, è stata garantita grazie ai collegamenti satellitari digitali realizzati dal 2° Reggimento Trasmissioni Alpino.
All’esercitazione, svolta nel pieno rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione del CoViD-19 previste dalle autorità locali, hanno preso parte anche quattro compagnie di manovra e una batteria di Artiglieria delle Forze Terrestri del Qatar, che hanno fornito l’intero supporto logistico.
Validazione operativa del munizionamento guidato Vulcano
In particolare, è stata effettuata la validazione operativa del nuovo munizionamento di artiglieria a lunga gittata per obici da 155 mm “Vulcano”, organizzata dal IV Reparto Logistico dello Stato Maggiore dell’Esercito e conclusasi con esito positivo.
In particolare, la munizione, nella versione Guided Long Range, a guida GPS, ha messo in evidenza l’eccezionale precisione sui punti determinati da un Team di Forze Speciali del 185° reggimento Acquisizione Obiettivi, specializzato nella condotta della guida terminale del fuoco (TGO – Terminal Guidance Operation) che ha controllato il fuoco dell’MLRS del 5° Rgt. “Superga” e dei PZH in modalità MSRI (Multiple Rounds Simultaneous Impact).
L’attività di validazione ha messo in luce l’efficacia del nuovo munizionamento, che può attingere obiettivi posti a oltre settanta chilometri di distanza.
Procedura di fuoco Multiple Rounds Simultaneous Impact (MRSI)
È stato inoltre possibile, per la prima volta, utilizzare la procedura di fuoco Multiple Rounds Simultaneous Impact (MRSI) del sistema d’arma PzH2000 che consente di far arrivare contemporaneamente sull’obiettivo cinque colpi sparati dallo stesso pezzo. Tale modalità risulta essere la più efficace espressione della tecnica “shoot and scoot”, che consente al sistema d’arma di erogare il massivo volume di fuoco e lasciare immediatamente la posizione per sottrarsi alla possibile azione di controfuoco del nemico, ancora prima che i colpi sparati siano arrivati sull’obiettivo.
Infine, sono stati validati gli equipaggi dei Radar Controfuoco Artillery Hunting Radar (ARTHUR) del 5° “Superga” e del 132° “Ariete”, strumento indispensabile per i sistemi di Artiglieria a lunga gittata per localizzare e neutralizzare le artiglierie avversarie, utilizzato anche per seguire le traiettorie dei colpi sparati e verificare i punti di impatto.
Ad assistere ai momenti più significativi dell’esercitazione, il Comandante e il Vice Comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito (COMFOTER COE), Generale di Corpo d’Armata Giovanni FUNGO e Generale di Corpo d’Armata Carlo LAMANNA e il Comandante del COMFOTER di Supporto, Generale di Corpo d’Armata Massimo SCALA.
La delegazione italiana è stata accolta, oltre che dall’Addetto Militare per l’Italia in Qatar, Colonnello Angelo DEL LUNGO e dal Comandante dell’Artiglieria Generale di Brigata Fabio GIAMBARTOLOMEI, dal Comandante delle Qatar Emiri Land Forces, Generale Saeed AL-KHAYARIN che si è complimentato per l’ottimo lavoro svolto e la professionalità dimostrata dal personale dell’Esercito Italiano nel mettere in pratica e nel metabolizzare le procedure previste, sottolineando l’importanza dell’indissolubile binomio tra preparazione tecnica e integrazione delle capacità.
Il Generale Fungo, oltre a ringraziare la nazione ospitante per il supporto ed esprimere la propria soddisfazione per l’impegno profuso, ha voluto sottolineare come questa esercitazione abbia contribuito a consolidare le capacità dell’Esercito Italiano in generale e dell’Artiglieria in particolare negli scenari “warfighting”.
Soddisfazione espressa anche dal Generale SCALA per quanto fatto dal Comando Artiglieria posto alle sue dipendenze che, integrando e implementando i sistemi di cui dispone, oltre al supporto di aderenza, ha saputo esprimere anche il cosiddetto “long range precision fire” ovvero la capacità di conseguire gli effetti voluti alle massime distanze e nei diversi domini afferenti alle operazioni, in linea con lo sviluppo dei concetti relativi alle Multi Domain Operations in ambito NATO, portando così a termine la complessa esercitazione con risultati di assoluto rilievo.
PZH 2000, GMLRS e radar Arthur nelle fila dell’Esercito Italiano
L’Esercito Italiano dispone di 70 semoventi d’artiglieria pesante PZH (Panzerhaubitze) 2000 di cui i due esemplari sono stati allestiti in Germania da Krauss-Maffei-Wegman e gli altri 68 mezzi sono stati costruiti su licenza in Italia dal CIO-Consorzio Iveco-OTO Melara (oggi Leonardo).
Per quanto riguarda i semoventi lanciarazzi pesanti M270 MLRS in servizio con il 5° Reggimento Artiglieria Terrestre “SUPERGA” con sede a Portogruaro (VE)., l’Esercito Italiano alla fine degli anni ottanta, primi anni novanta dello scorso secolo, acquistò negli Stati Uniti 22 esemplari, ammodernati successivamente allo standard GMLRS o Guided Multiple Launch Rocket System ricevendo il sistema di navigazione e posizionamento Sigma 30 nel ambito del EFCS (European Fire Control System).
Per l’ulteriore potenziamento del GLMRS, la Difesa Italiana partecipa al programma multinazionale a guida USA, di sviluppo e approvvigionamento dei nuovi razzi guidati Guided MLRS Extended Range – GMLRSER nonché allo sviluppo di un nuovo software di controllo del tiro, denominato Common Fire Control System, in grado di gestire le prestazioni della nuova tipologia di razzi GMLRSER.
Infine, il radar radar “Arthur” (Artillery Hunting Radar) è un sistema pulse doppler che opera in banda C in grado di garantire le capacità di ricerca, individuazione e identificazione delle sorgenti di fuoco attive avversarie, determinando punto di origine e di impatto delle traiettorie, consentendo di erogare, in tempo reale, l’eventuale fuoco di risposta.
Inoltre, l’impiego di assetti controfuoco consente l’osservazione strumentale del fuoco erogato dalle artiglierie amiche, concorrendo, nel contempo, allo sviluppo dell’attività informativa nell’ambito della sorveglianza del campo di battaglia.
In tale contesto, la disponibilità di tali sistemi radar contribuisce alla realizzazione della picture informativa ed alla comprensione generale dell’ambiente operativo.
Il primo esemplare è entrato in servizio nel dicembre 2013 e sono in servizio cinque sistemi radar Arthur nelle fila dell’Esercito Italiano.
Fonte e foto Esercito Italiano-COMFOTER di Supporto