Il 5 novembre scorso sono stati consegnati al 5 novembre 2020 al 347th Rescue Group del 23rd Wing i primi due elicotteri HH-60W “Jolly Green II”. La consegna del nuovo modello è significativa per la missione di recupero del personale in quanto inizia la transizione dal predecessore, il modello HH-60G Pave Hawk, in servizio da più di 26 anni.
L’HH-60W, prodotto dalla Lockheed Martin’s Sikorsky Aircraft Corp., è dotato di una vasta gamma di capacità che garantiranno ai suoi equipaggi di continuare a svolgere le loro operazioni critiche di ricerca e salvataggio e recupero del personale per tutti i servizi militari e gli Alleati degli Stati Uniti in ambienti contesi e complessi. Il “Jolly Green II” dispone di sistemi difensivi avanzati e migliorati, riduzione della vulnerabilità, migliori prestazioni hover, capacità elettrica potenziata, avionica di nuovo tipo, migliore capacità di raffreddamento, armi, sicurezza informatica, requisiti ambientali e net-centrici.
La missione principale dell’elicottero HH-60W è quella di condurre operazioni in ore diurne o notturne in ambienti ostili per recuperare personale isolato durante la operazioni. La piattaforma sarà anche in grado di eseguire operazioni diverse da quelle militari, tra cui la ricerca e il salvataggio di civili, l’evacuazione medica, la risposta ai disastri, l’assistenza umanitaria, la cooperazione di sicurezza / consulenza aerea, il supporto al volo spaziale della NASA nonché il comando e il controllo di salvataggio.
Il nuovo modello è caratterizzato dal raddoppio della capacità interna del carburante senza l’uso di serbatoi di carburante ausiliari esterni, dalla suite integrata di armi, sistemi e sensori difensivi che aumenta le capacità operative, il raggio d’azione (peraltro aumentabile con il rifornimento in volo) e la sopravvivenz. Inoltre, l’HH-60W mantiene il 100% di comunanza con i motori e i sistemi dinamici dell’UH-60M generando economie di scala,
L’USAF prevede di acquistare fino un massimo di 113 elicotteri HH-60W per sostituire gli HH-60G Pave Hawk che rimarranno in linea finché la transizione al nuovo modello non sarà completata.
Foto USAF-Andrea Jenkins