Boeing ha consegnato il primo velivolo KC-46A al Giappone che ha ordinato quattro di queste aviocisterne e trasporti a lungo raggio.

Trattasi della prima consegna del KC-46A ad un cliente al di fuori degli Stati Uniti.
Nel 2016, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti aveva approvato la vendita del valore di 1,9 miliardi di dollari per un massimo di sei aviocisterne KC-46A ed attrezzature associate, compresi i simulatori di volo, al Giappone.
Nel 2017 l’USAF e la JASDF hanno assegnato a Boeing, nel ambito della procedura di vendite militari estere (FMS), un contratto del valore di 800 milioni di dollari complessivi per la realizzazione di un primo KC-46A con opzioni per altri tre velivoli, esercitate rispettivamente nel 2018 per il secondo velivolo e nel 2020 per il terzo e quarto velivolo.
Oltre il ruolo di aviocisterna, il KC-46A può essere impiegato come aereo da trasporto a lungo raggio, essendo in grado di trasportare fino a 18 pallet militari standardizzati (classe 463L), o essere configurato in versione “combo” per il trasporto di merci e passeggeri. Inoltre, potrà essere configurato con apposite dotazioni anche per i servizi aero sanitari laddove fosse necessario.
E’ dotato di una cabina completamente digitale allo stato dell’arte che permettono al equipaggio di avere la migliore conoscenza della situazione tattica, sistemi di comunicazione protetta, SATCOM, e di sistemi di auto protezione.
Recentemente, il Giappone, sempre via canali FMS, ha assegnato a Boeing un contratto del valore di 80 milioni di dollari per la fornitura di parti di rispetto, ricambi iniziali ed attrezzature di supporto destinate ai suoi KC-46A.
Problemi di “dentizione” in via di risoluzione
Peraltro, la linea KC-46A “Pegasus” dell’USAF ha registrato una lunga serie di problemi prestazionali, inclusi difetti con un sistema video di bordo che ne hanno bloccato e limitato a lungo la operatività, attivando un grosso contenzioso con la casa costruttrice Boeing per il mancato raggiungimento dei requisiti fissati.
Tuttavia, il team messo in campo da USAF e Boeing è riuscito a risolvere buona parte delle problematiche della linea KC-46A, tanto che lo scorso 13 ottobre, il Gen. Mike Minihan, Comandante del Air Mobility Command, ha approvato la terza certificazione ad interim delle capacità (ICR) per il KC-46A che consente al Pegasus di poter rifornire in volo tutte le varianti del F-15 Eagle e del F-16 Fighting Falcon in dotazione all’USAF. Con l’ottenimento di questa certificazione il KC-46 ora è in grado di supportare il 62% di tutti gli aerei ricevitori, tra cui i bombardieri strategici Boeing B-52H ed i velivoli da trasporto pesante Boeing C-17 Globemaster III, che richiedono supporto per il rifornimento aereo da USSTRANSCOM.
Nel programma KC-46A è interessata l’industria aerospaziale giapponese che produce il 16% della cellula del velivolo.
Allo stato attuale Boeing ha consegnato all’USAF a partire dall’inizio del 2019 48 KC-46A Pegasus e ha in assemblaggio il secondo velivolo destinato al Giappone.
I programmi di Israele ed Italia
Israele ha sottoscritto una LOA o Letter Of Acceptance per l’acquisizione di 2 tanker Boeing KC-46A nel ambito di un programma che prevede l’acquisto di 8 KC-46A la cui possibile vendita, tramite canali FMS, è stata già approvata dal Dipartimento di Stato di Washington per un importo di 2,4 miliardi di dollari.
Anche l’Italia vuole acquistare i KC-46A Pegasus. Infatti, nel Documento Programmatico Pluriennale 2021-2023 il Ministero della Difesa ha indicato la prevista acquisizione di due velivoli KC-46A aggiornati all’ultima versione, relativo Supporto Logistico Integrato (SLI) e l’ammodernamento dei quattro velivoli Boeing KC-767A già in servizio al medesimo standard dei KC-46A in servizio con l’United States Air Force (USAF).
Il finanziamento complessivo è di 1,41 miliardi di euro in 15 anni e ripartiti in 40 milioni per il 2021, 40 milioni per il 2022, 67 milioni per il 2023, 368 milioni per il 2024-2026 e 895 milioni per il 2027-2035.