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Consegne in corso degli M1A2 SEPv3 all’US Army

L’U.S. Army Forces Command (FORSCOM) ha dato notizia dell’avvenuta consegna del primo lotto di carri armati M1A2, aggiornati allo standard SEPv3, al 1st ABCT della Brigata Corazzata in forza alla 3rd Divisione di Fanteria di stanza a Fort Stewart.

L’aggiornamento SEPv3 consiste principalmente nella migliore capacità di sopravvivenza, adozione di protezione migliorata contro IED, nuova unità di potenza ausiliaria, addestramento integrato, collegamento dati munizioni ADL.

Il peso raggiunge le 66,8 tonnellate; inoltre, l’M1A2 SEPv3 adotta un FLIR migliorato che impiega sensori ad infrarossi ad onde lunghe e medie, un stazione per armamenti CROWS RWS a basso profilo, il Next Generation Armor Package (NGAP).

Miglioramenti sono stati apportati anche alla protezione, oltre la ricordata corazza anti IED maggiormente efficace; infatti, i SEPv3, grazie alla maggior potenza principale ed ausiliaria di cui ora dispongono, sono in grado di ricevere ed impiegare il sistema di protezione passiva Trophy nonché possono ricevere kit di protezioni reattive esplosive “Abrams Reactive Armor Tile (ARAT)” per la protezione della torretta e dei punti critici dello scafo.

Visivamente gli Abrams aggiornati non adottano più la colorazione desertica per impieghi in Medio Oriente ma una nuova livrea multisprettale, adatta ai teatri continentali nord americano, coreano ed europeo, in grado di assorbire o, quantomeno, abbattere l’impronta termica e radar riflettente rilasciate da detti carri armati.

Oltre l’US Army che ha in fase di sviluppo e sperimentazione l’ulteriore versione aggiornata SEPv4, gli M1A2 SEPv3 saranno schierati in Europa dall’Esercito Polacco che ne ha deliberato l’acquisizione 250 esemplari di nuova produzione oltre quello di 116 M1A1 FEP ex USMC che saranno progressivamente portati allo standard SEPv3 ed in Oceania dall’Australia che ha in corso un programma di acquisto di 75 M1A2 di questa versione per sostituire i precedenti M1A1 (AIM), una variante ibrida degli M1A1 dell’US Army e dell’USMC ma priva delle corazze in uranio impoverito acquistata in 59 esemplari.

Foto U.S. Army Forces Command (FORSCOM)

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