Continua la saga del nuovo caccia canadese; anche Boeing partecipa con il suo Super Hornet alla gara canadese volta alla scelta del nuovo caccia. Infatti, il prescelto dovrà sostituire gli obsoleti ed ormai tecnicamente arrivati CF-18 Hornet. A suo tempo a partire dal 1983, entrarono in servizio con la RCAF ben 138 Boeing CF-18 (o CF-188) Hornet, in sostituzione dei vecchi CF-104 e CF-101 ancora operativi.
Peraltro, la posizione di Boeing è stata oggetto di “crisi” tra Stati Uniti e Canada a causa dei dazi imposti al gruppo aerospaziale Bombardier da parte dell’Amm.ne Trump. In risposta a tali dazi, le autorità canadesi hanno alzato a loro volta barriere doganali salatissime nei confronti di Boeing.
Il pasticcio F-35
Come è noto, l’attuale gara si trascina da anni tra ripensamenti, modifiche dei requisiti, con la questione della partecipazione canadese al programma F-35 ancora non del tutto chiara. Infatti, nel 2002 Ottawa entrò nel programma F-35 come partner Tier 3 con la previsione di acquistare 65 apparecchi. Ma la questione dell’acquisto dei Lightning è divenuta terreno di scontro aperto tra il Partito Conservatore ed il Partito Liberale di Trudeau.
L’acquisto degli Hornet australiani di seconda mano
In tutto questo marasma politico-giuridico-fiscale, il requisito tecnico-operativo della Royal Canadian Air Force è passato in secondo piano. L’Aeronautica di Ottawa ha dovuto far fronte ai problemi (irrisolvibili) dell’affaticata linea CF-18, immettendo in servizio una ventina di F/A-18 ex australiani. Tali aerei, oltre ad avere una vita operativa residua ridotta, montano anche strumentazione ed apparecchiature dedicate, non conformi a quelle in uso alla RCAF.
Infatti nelle fila della RAAF, i vecchi Hornet, in attesa di essere sostituiti dagli F-35A, sono stati rimpiazzati da 24 F/A-18E/F Super Hornet acquistati al posto degli obsoleti F-111, liberando una ventina di macchine ancora utilizzabili. Un’altra mezza dozzina di apparecchi non più in grado di volare è stata alienata per fornire parti di ricambio.
La posizione di Airbus e Dassault
A tutto ciò, si aggiunge la querelle tra Airbus/MoD britannico e Dassault che “accusano” Ottawa di aver emesso i requisiti di gara tagliati su misura per l’F-35. Tale programma è stato messo in discussione dal precedente Governo Trudeau a causa dei costi, ma, tutt’ora, è attiva la partecipazione delle aziende canadesi in qualità di fornitrici.
Di fatto, Airbus e Dassault hanno deciso di ritirare, rispettivamente, Typhoon e Rafale dalla competizione canadese, lasciando campo libero al Lockheed Martin F-35.
Boeing e Saab
Peraltro, Boeing ha deciso di partecipare alla gara, sostenendo che il suo Super Hornet è in grado di rispondere perfettamente ai requisiti canadesi e di essere inserito nella rete di scoperta/comando e controllo NORAD.
Quale terzo incomodo rimane Saab che intende proporre la versione E/F del suo Gripen, aereo completamente diverso dal Super Hornet e dal F-35. Da notare che Boeing e Saab sono alleate e socie nel programma T-X trainer jet avanzato dell’USAF.
Valore della gara e numeri in gioco
La competizione per 88 velivoli – sempre se sarà tale- si aprirà nel 2020 con la presentazione delle offerte ufficiali da parte delle ditte concorrenti. Il valore della commessa è pari a 18 mld di dollari. Chiave di volta dell’assegnazione dell’appalto sarà la partecipazione dell’industria canadese alla costruzione ed al supporto tecnico/manutentivo nonché operativo della nuova linea caccia.