La Admiral Kuznetsov, unica portaerei in servizio presso la Marina russa, dopo il suo dispiegamento in Siria era andata in cantiere per una serie di lavori urgentissimi ma due gravi incidenti hanno messo in serio pericolo il suo ritorno in servizio.

Prima lo schianto di una gru da 70 tonnellate sopra il ponte di volo a causa del semi-affondamento del bacino di carenaggio PD-50 e successivamente un esteso incendio a bordo costato la vita di due operai.
Dopo l’incendio il destino della Admiral Kuznetsov venne messo in discussione. Se la gru aveva provocato danni per un milione di euro quelli provocati dall’incendio ammontavano a quasi sei milioni di euro.
La rilevanza strategico-tattica della Kuznetsov è però merce rara, anzi unica, nella Marina russa che non vuole assolutamente privarsene.
Sono dunque spazzate vie le voci che la davano per spacciata ed il cantiere navale Zvyozdochka ha pubblicato un bando per l’assegnazione dei lavori di completamento della pitturazione per 3,4 milioni di dollari da effettuarsi entro settembre 2022.
Una volta completati i lavori la nave inizierà l’iter delle prove in mare. Il suo ritorno nelle mani della Marina è previsto per nella seconda metà del 2022.

Oltre alla sostituzione di caldaie e bollitori (le immagini del denso fumo mentre attraversava il canale della manica hanno fatto il giro del mondo) verrà installato un nuovo sistema di difesa aerea basato sul Pantsir-M. Altre novità riguardano i generatori e la gestione delle attività di volo.
Secondo i piani pre-incidenti i lavori dovrebbero allungare la vita operavi dell’unità di 25 anni portandola alla soglia del 2050, circa 65 anni di distanza dal varo.