L’India ha deciso di aumentare significativamente il numero di navi da guerra impiegate per le operazioni antipirateria nel Mar Arabico a causa della crescente minaccia di attacchi.
Attualmente, almeno una dozzina di navi da guerra sorvegliano le acque, ma questa cifra sarà aumentata di cinque volte rispetto all’anno scorso.
Questo annuncio è stato fatto da alti funzionari indiani che preferiscono rimanere anonimi. A dicembre, l’India aveva già aumentato il dispiegamento di navi da guerra nella regione, passando da due a cinque, a causa di un attacco ad una nave cisterna che trasportava sostanze chimiche.
Recenti eventi, il cui dettaglio non è stato rilasciato, sembrerebbero suggerire l’esigenza di un ulteriore aumento del dispiegamento.
Cooperazione tra Indian Navy ed US Navy
Le navi da guerra indiane che parteciperanno alle operazioni di sorveglianza e contrasto della pirateria nelle acque del Mar Arabico avranno a bordo un distaccamento di fucilieri di Maina e gli elicotteri.
Inoltre, le unità dell’Indian Navy saranno supportate dal cielo da droni MQ-9 prodotti da General Atomics-Aeronautical Systems Inc. negli Stati Uniti e da aerei di sorveglianza a lungo raggio Boeing P-8I.
La decisione di aumentare il numero delle navi da guerra è coerente con la politica indiana di posizionarsi come principale partner per la sicurezza delle nazioni della regione, considerando che circa il 40% del petrolio mondiale è trasportato attraverso le acque del Mar Arabico.
La “variabile” Iran ed i danni al commercio indiano
Nonostante questo impegno crescente, l’India si è fin qui mostrata riluttante ad unirsi ufficialmente alla coalizione navale multinazionale guidata dagli Stati Uniti che opera nel Mar Rosso, operazione “Prosperity Guardian” condotta dalla Combined Task Force 153 contro i militanti yemeniti Houthi, sostenuti dall’Iran. Infatti, l’India ha dei forti legami storici con l’Iran ed ha scelto di partecipare solo a coalizioni sotto l’egida delle Nazioni Unite evitando, finora, di schierarsi apertamente contro Teheran.
L’India crede che il suo rafforzamento delle operazioni antipirateria nel Mar Arabico completerà gli sforzi della coalizione guidata dagli Stati Uniti nel Mar Rosso, e contribuirà alla sicurezza complessiva del commercio nella regione, permettendo alle unità dei Paesi che partecipano alla “Prosperity Guardian” di poter “spostare” le unità oggi impiegate tra Mar Arabico e Golfo Persico direttamente nel Mar Rosso e nelle acque vicine.
Gli attacchi alle navi da carico nel Mar Rosso hanno avuto un impatto significativo sul commercio indiano; infatti, si stima che le esportazioni subiranno una contrazione di circa 30 miliardi di dollari nel 2024, con le maggiori compagnie mondiali di navigazione che scelgono di far compiere il periplo dell’Africa piuttosto che affrontare i pericoli nel Mar Rosso, allungando i tempi di navigazione ed aumentando i costi di trasporto e di carburante.
Di conseguenza, l’India sta prendendo le misure necessarie per affrontare questa sfida, valutando attentamente la situazione in corso nella regione e adottando le misure di difesa appropriate.
Conclusioni
In conclusione, l’aumento del dispiegamento delle navi da guerra indiane nel Mar Arabico riflette l’impegno dell’India nel garantire la sicurezza delle rotte marittime cruciali per il commercio mondiale.
Tale misura contribuirà anche al mantenimento della stabilità nella regione, considerando la crescente potenza navale della Cina che schiera una squadra navale a Gibuti nel cd. Corno d’Africa e le sfide poste dalla pirateria.
Foto @Indian Navy