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Diffusione capillare di operatori di droni nel Esercito Slovacco

In Slovacchia l’Esercito, fatte proprie le risultanze ed assimilata l’esperienza del conflitto in corso tra Ucraina e Russia, ha deciso di procedere ad una diffusione capillare di operatori di droni nei propri reparti.

Il programma del Esercito Slovacco prevede, infatti, la formazione e l’addestramento di circa mille operatori di droni.

Al momento nelle fila slovacche questo personale è ridotto dal punto di vista numerico ed è concentrato nelle Forze Speciali, reparti di artiglieria ed intelligence.

L’Esercito di Bratislava vuole assegnare ad ogni plotone avere almeno un paio di operatori di droni che, inizialmente, impiegheranno droni da ricognizione convenzionali già disponibili in commercio e che saranno acquistati a tal fine.

In futuro, non è escluso che questi operatori potranno impiegare anche i droni da attacco, considerate le enormi capacità e potenzialità dimostrate sui campi di battaglia da questi sistemi d’arma.

L’Esercito Slovacco ha decisamente accelerato su questo programma che ha la massima priorità e vuole iniziare a reclutare operatori di droni già nel corso di quest’anno, con gli istruttori formati per primi che, a loro volta, a seguire saranno impiegati per addestrare i nuovi operatori da destinare ai reparti.

Unitamente ai droni da impiegare per missioni ISR, l’Esercito di Bratislava vuole potenziare le capacità di guerra elettronica, fondamentali anche per la difesa dalla minaccia portate dai droni.

Foto credit @US Army-Pv2 James Newsome

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