
Il colosso europeo Airbus ha licenziato sedici dei suoi dipendenti, tra cui un capo dipartimento, con l’accusa di aver sottratto documenti classificati riguardanti alcuni progetti dell’Esercito tedesco.
Il caso è partito durante l’autunno del 2018 quando un dipendente di Airbus chiese ai suoi superiori e all’ufficio legale se lui aveva l’autorizzazione all’ accesso a un documento classificato che aveva appena ricevuto. Apriti cielo, divenne chiaro che c’era un problema: alcuni documenti classificati erano in posti dove non avrebbero dovuto essere.
Il colosso europeo ha quindi iniziato una indagine interna vastissima analizzando oltre 1,5 milioni tra documenti e “interrogatori”. Inizialmente erano 90 le persone messe sotto investigazione per aver ottenuto in modo illegale documenti confidenziali, inclusi alcuni dati riguardando i contratti con il Bundeswehr come quello per i sistemi di comunicazione per i soldati. I sedici dipendenti individuati, accusati di “appropriazione indebita” e “abuso”, lavoravano nel Communications, Intelligence and Security (CIS) di Monaco, una delle quattro branche in cui è divisa Airbus Defence and Space, specializzata nella sicurezza informatica.
Alcuni dei nostri dipendenti avevano dei documenti che non avrebbero dovuto avere
Fonte dell’azienda
Il Bundeswehr, venuto a conoscenza della cosa, ha immediatamente intrapreso una misura disciplinare nei confronti di un militare.
Non è ancora chiaro come i sospettati siano riusciti a entrare in possesso dei documenti classificati e sopratutto quale fosse il loro scopo. Una ipotesi è che i documenti ottenuti sarebbero serviti per rafforzare la leadership di Airbus nei contratti futuri di Berlino oppure sarebbero stati passati/venduti a terze società.
Il colosso aeronautico europeo si è limitato a fornire le solite dichiarazioni di circostanza “stiamo conducendo una indagine interna con il supporto di uno studio legale esterno” e “l’azienda collabora pienamente con le autorità per risolvere il problema”.
I pubblici ministeri hanno assicurato che nessun documento “segreto” è stato oggetto di spionaggio e Airbus ha intrapreso una azione “preliminare” licenziando sedici dipendenti.
Le reazione tedesca
I Verdi, mediante il portavoce per la policy della Difesa Tobias Lindner, hanno aspramente criticato lo scandalo:
Normalmente, a una azienda sarebbe ora vietato aggiudicarsi contratti statali
Tobias Lindner
Alcuni parlamentari tedeschi, che sono stati informati sulla questione a settembre, hanno sostenuto che Airbus non può più godere della fiducia del governo tedesco.