Il report annuale del Dipartimento della Difesa statunitense sulla forza miliare cinese è uno strumento utile per valutare il livello raggiunto dalle Forze Armate di Pechino che in alcune aree avrebbero già superato le capacità di Washington.
Il DoD (Department of Defense) redige ormai da venti anni un rapporto per il Congresso onnicomprensivo delle valutazioni circa il livello attuale e futuro delle capacità militari cinesi soffermandosi sui punti di forza e di debolezza.
La trasformazione
Il primo rapporto, datato 2000, affermava che le Forze Armate della Repubblica Popolare cinese conservavano una struttura arcaica e non erano sufficientemente pronte per le ambizioni a lungo termine del Partito Comunista Cinese che erano quelle di fare della Repubblica Popolare uno stato “forte, moderno, unito e ricco”. Negli anni successivi il PCC ha riconosciuto questi limiti e ha varato un piano a lungo termine per trasformare le FF.AA.
Attualmente le Forze Armate cinesi puntano a diventare entro il 2049 di “classe mondiale” (da un discorso di Xi Jinping nel 2017) cioè allo stesso livello o addirittura superiori agli Stati Uniti d’America.
Le FF.AA cinesi rimangono orientate verso le minacce regionali di “lunga data” mentre si espandono a livello globale in accordo con la strategia politica e militare del Paese.
Secondo il programma redatto dal Partito Comunista l’ammodernamento delle Forze Armate si completerà entro il 2035 per poi arrivare ad un livello di “classe mondiale” nel 2049.
La Cina, si legge nel report, ha già superato gli Stati Uniti in alcune aree strategiche:
- La Repubblica Popolare ha la Marina Militare può grande al mondo con una forza di battaglia di circa 350 navi e sottomarini di cui oltre 130 navi principali da battaglia. Gli USA hanno una forza da battaglia di circa 293 navi.
- La Cina ha oltre 1.250 GLBM (Ground Launched Ballistic Missile) e GLCM (Ground Launched Cruise Missile) con una gittata compresa tra i 500 ed i 5.500 km. Gli Stati Uniti sono dotati di GLBM convenzionali con una gittata compresa tra i 70 ed i 300 km e non hanno GLCM.
- Pechino ha la più grande disponibilità al mondo di sistemi di difesa aerea a lungo raggio inclusi S-400, S-300 e sistemi prodotti localmente. Questo costituisce un sistema di difesa aerea robusto, integrato e ridondante.
Esercito
L’Esercito più numeroso del mondo. Nel 2019 il processo di transizione verso una forza terrestre moderna, mobile e letale è proseguito grazie all’introduzione di sistemi di combattimento e comunicazione moderni in grado di assicurare operazioni complesse e combinate
Marina
La più grande Marina Militare al mondo. Il piano di acquisizione di nuove unità prosegue a gonfie vele e include sottomarini, navi da assalto anfibio, portaerei, navi ausiliarie,fregate,etc così come lo sviluppo di armi avanzate, sensori e capacità di comando e controllo.
Aeronautica
L’Aeronautica e l’Aviazione della Marina compongono la Forza Aerea più grande della regione e la terza al mondo con un totale di 2.500 aerei di cui 2.000 da combattimenti. L’Aeronautica sta rapidamente raggiungendo le capacità dell’occidente in un ampio spettro di capacità e competenze
Forza Missilistica
La Forza Missilistica è responsabile delle forze di deterrenza nucleari e convenzionali. Comprende una grande varietà di lanciatori mobili per missili balistici e missili da crociera.
La Cina sta inoltre sviluppando nuovi ICBM (Intercontinental Ballistic Missile).
Il numero di testate in grado di minacciare gli Stati Uniti saliranno di quasi 200 unità nei prossimi cinque anni.
Forza di Supporto Strategico
La Forza di Supporto Strategico è un comando che centralizza le forze spaziali, cibernetiche, elettroniche e di guerra psicologica. Il dipartimento Network System è responsabile dell’esecuzione di queste missioni. Il suo principale obiettivo attualmente sono gli Stati Uniti.
Capacità di difesa e proiezione di forza
Il PLA sta sviluppando la capacità di fornire alla Cina opzioni di persuasione, scoraggiamento o, se ordinato, di sconfiggere l’intervento di paesi terzi durante una campagna su larga scala come nel caso di Taiwan.
Le capacità A2/AD, da noi trattate in questo articolo, sono robuste entro la così detta First Island Chain ma la Cina sta lavorando per espanderle fino all’Oceano Pacifico.
Il PLA sta inoltre sviluppando la capacità operativa di condurre operazioni offensive entro la Second Island Chain, l’Oceano Pacifico ed Indiano ed in alcuni casi addirittura globalmente. Alle operazioni di bombardamento, difesa aerea e missilistica, anti-sommergibile ed anti-sottomarino, la Cina sta migliorando la propria capacità in operazioni cyber, spazio e counterspace.
Deterrenza nucleare
Per il prossimo decennio l’arsenale nucleare cinese è destinato a raddoppiare.
La Cina sta perseguendo la Triade Nucleare con lo sviluppo di ALBM (Airborne Launched Ballistic Missile) e aggiornando quelli lanciati da terra o mare.
Gli sviluppi del 2019 suggeriscono che la Cina stia aumentando la prontezza delle armi nucleari assumendo una postura LOW (Launch-On-Warning) con una estesa forza basata su silos a terra. La strategia LOW prevede che l’attacco di rappresaglia venga lanciato quando i vettori del nemico sono in volo, prima che colpiscano.
Presenza globale
Il Partito Comunista cinese ha chiesto alle Forze Armate di sviluppare la capacità di proiezione di forza oltre i confini della Cina poiché crede che la Repubblica Popolare necessiti di condizioni internazionali “favorevoli”.
Perseguendo questo obiettivo la Cina ha stabilito robusti hub logistici nel mondo per consentire alle Forze Armate capacità di proiezione.
Oltre a quella presente a Gibuti la Repubblica Popolare ha già considerato e sta pianificando strutture di supporto in Myanmar, Thailandia, Singapore, Indonesia, Pakistan, Sri Lanka, UAE, Kenia, Seychelles, Tanzania, Angola e Tajikistan.
Una presenza cinese di logistica militare potrebbe interferire con le operazioni militari statunitensi e offrire un supporto flessibile per operazioni offensive contro gli Stati Uniti.
La reazione di Pechino
La Cina ha chiaramente condannato il report statunitense accusando Washington di aver interpretato male la strategia di Pechino e che è l’esempio di come gli Stati Uniti abbiano paura di giustificare le proprie spese militari.
Il report completo
Per approfondire ulteriormente gli argomenti sopra citati si rimanda al report completo: qui.
Le spese per la produzione del report ammonterebbero a 168.000 dollari per l’anno fiscale 2019-2020.