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Esercitazione antisom per la Flotta Russa del Mar Nero

La Flotta Russa del Mar Nero ha in corso le manovre navali che impegnano circa venti navi da combattimento e di supporto, sottomarini, dragamine e cacciamine, ausiliare e di soccorso nonché aerei ed elicotteri dell’aviazione navale e forze della difesa costiera.

Nel ambito delle esercitazioni antisommergibili si sono distinte, secondo il comunicato rilasciato dal ufficio stampa della Flotta del Mar Nero, le due navi antisommergibile Kasimov (054) ed Yeisk (055), entrambe corvette Project 1124M o classe Grisha, che hanno prima scoperto, identificato in collaborazione con un aereo antisom e da pattugliamento Beriev Be-12 e con un elicottero Kamov Ka-27pl e poi eliminato (sempre fittiziamente) un sottomarino convenzionale, il Veliky Novgorod (B-268), Project 636.3 o Improved Kilo di 3.100 tonnellate entrato in servizio nel 2016, un che simulava un battello nemico.

Le due unità antisom insieme ai due aeromobili hanno fatto ricorso ai sonar, siluri e bombe di profondità propulse da razzo.

Le corvette Project 1124M o Grisha dislocano attorno le 970-1120 tonnellate, sono lunghe circa 71 metri, larghe 9,8 metri ed hanno un pescaggio di 3,7 metri. Per la caccia antisommergibile sono dotate di sonar a scafo a bassa frequenza Bull Nose e di sonar a profondità variabile (VDS) a media frequenza Elk Tail. Raggiungono una velocità massima di 32 nodi e 2.000 miglia nautiche di autonomia a 19 nodi, essendo dotate di una turbina a gas GTU M-8 (da 18.000 cv) e di due motori diesel M-507A da 20.000 cv complessivi collegati a tre assi/eliche.

Sono condotte da un equipaggio di circa 80 uomini e sono armate con un cannone AK-176 da 76/60 mm, un ciws AK-630 da 30 mm, un lancia missili binato SA-N-4 superficie-aria (20 missili), un lanciarazzi antisommergibile RBU-6000 (48 razzi RGB-60), 2 lanciasiluri binati da 533 mm e 2 sistemi di lancio di cariche profondità (24 ordigni) o, alternativamente, 18 mine .

Queste due corvette sono entrate in servizio al tempo della Marina Sovietica, rispettivamente, nel 1986 e nel 1989, transitate, successivamente, nella Marina Russa sempre rimanendo in forza alla Flotta del Mar Nero.

Nel corso dell’esercitazione la Flotta Russa del Mar Nero sta impiegando anche velivoli a pilotaggio remoto per la supervisione delle attività eseguite dalle navi in mare e dai reparti a terra.

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