Si è conclusa l’esercitazione “Freccia”, iniziata il 4 ottobre scorso, svolta dalle unità contraerei dell’Esercito Italiano presso il Poligono Interforze del Salto di Quirra (PISQ) in Sardegna.
Tra gli assetti contraerei sul terreno, erano presenti sistemi e tecnologie che consentono di avere una visione costantemente aggiornata del traffico aereo nelle aree di competenza e responsabilità, simulando realisticamente scenari di “warfighting” allo scopo di far fronte, sempre con la massima tempestività, agli attacchi portati da vettori aerei nemici.
All’esercitazione era presente il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino che, accolto dal Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala e dal Comandante dell’Artiglieria Controaerei, Generale di Brigata Giuseppe Amodio, ha assistito ad un briefing ove sono stati presentati i lineamenti dell’esercitazione, con particolare focus sulle capacità operative del Gruppo Tattico in prontezza Joint Rapid Responce Force (JRRF), tramite l’impiego integrato di tutti i sistemi di difesa contraerei in dotazione all’Esercito Italiano contro le minacce provenienti dalla terza dimensione, dai missili balistici sino ai mini e micro aeromobili a pilotaggio remoto.
Al termine dell’incontro, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha rivolto un indirizzo di saluto agli uomini e le donne in esercitazione affermando “oggi la minaccia che ci arriva dall’alto, al di là di quella aerea pura, è un qualcosa dal quale bisogna essere pronti a difendersi. Vedere tutte le unità contraerei dell’Esercito operare insieme in un’attività come questa è importante. La Forza Armata deve lavorare per mettervi nelle migliori condizioni per poter operare e Voi attraverso il Vostro impegno date il ritorno che ci si aspetta. Complimenti a tutti per quello che ho visto.”
L’Esercito si addestra all’impiego integrato di tutti i sistemi di difesa controaerei.
Fonte e foto Esercito Italiano-Comando Artiglieria Contraerei