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Esercitazione Intrinsic Defender per Marina israeliana e statunitense


Il 27 marzo, la 5th Fleet dell’US Navy e la marina israeliana hanno dato il via ad una esercitazione marittima di 10 giorni che si svolgerà in Israele. 

Intrinsic Defender è un’esercitazione bilaterale tra le forze navali statunitensi e israeliane. L’esercitazione si concentra sulle operazioni di sicurezza marittima, sull’eliminazione di ordigni esplosivi, su temi sanitari e sull’integrazione di sistemi senza pilota.

Partecipano più di 300 membri di personale statunitense, tra cui una squadra di immersioni per l’eliminazione degli ordigni esplosivi della Marina degli Stati Uniti, una squadra della Guardia costiera degli Stati Uniti e una squadra di impegno globale per la salute. 

EILAT, Israel (March 27, 2022) Guided-missile destroyer USS Cole (DDG 67) sits pierside in Eilat, Israel, March 27, at the start of Intrinsic Defender, a bilateral exercise between U.S. and Israeli naval forces. Intrinsic Defender focuses on maritime security operations, explosive ordinance disposal, global health engagement and unmanned systems integration. (U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 1st Class Anita Chebahtah)

All’esercitazione sono previste anche la partecipazione del cacciatorpediniere missilistico guidato della US Navy USS Cole (DDG 67), nave da carico USNS Wally Schirra (T-AKE 8) e di varie navi senza pilota.

“La USS Cole non vede l’ora di collaborare con la Marina israeliana durante l’esercitazione”, ha affermato il comandante Jim Welsch, comandante di Cole. “Lavorare con i nostri partner ci consente di rafforzare i nostri legami e aumentare la nostra interoperabilità. Questa esercitazione ci consentirà di rafforzare la nostra continua collaborazione nella regione”.

L’USS Cole opera nella regione della 5th Fleet degli Stati Uniti dal 4 gennaio a sostegno della sicurezza e della stabilità marittima.

L’area operativa della 5a flotta statunitense comprende quasi 2,5 milioni di miglia quadrate di area d’acqua e comprende il Golfo Arabico, il Golfo di Oman, il Mar Rosso, parti dell’Oceano Indiano e tre punti critici nello Stretto di Hormuz, il Canale di Suez e Bab al -Mandeb.

Immagine di copertina: US Navy

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